Dove finisce l’isola - QdS

Dove finisce l’isola

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Dove finisce l’isola

Giovanni Pizzo  |
sabato 05 Agosto 2023

Sia se vieni da Capo Lilibeo che da Capo Passero lo inizi a vedere da lontano. Li, dove scorgi il Pilone, c’è il Capo Peloro.

Sia se vieni da Capo Lilibeo che da Capo Passero lo inizi a vedere da lontano. Come se ci fosse una matita da geografo rossa piantata sulla punta. Li, dove scorgi il Pilone, c’è il Capo Peloro. Qui, in questo posto baciato dalla natura, incrocio di mari e correnti, nascono miti e leggende. Intanto quella dello sfortunato Peloro, marinaio che paga il dazio della vita ai miraggi dello Stretto, tra i quali Morgana, ingannatrice di navi e nocchieri. Poi c’è la leggenda della statua del gigante che sovrastava con il tridente il tratto tra Scilla e Cariddi. Vogliamo dimenticare Colapesce che con spirito di abnegazione, tutta isolana, salva la Sicilia dallo sprofondarsi nell’abisso?

Ninfe, mostri marini, pescespada parlanti, invincibili armate, eroi leggendari come Ulisse sono arrivati fin qui. Dove finisce il Continente chiamato Sicilia. Alcuni con perspicace sagacia, su una maglietta raffigurante la testa di Peloro, hanno scritto qui comincia l’isola. Ma questa verità, come i due mari che si affacciano al Capo, può essere letta anche al suo opposto. Se il mood del mondo occidentale, che per ora ha dominato, si ribaltasse? E non si andasse più, con gli sconvolgimenti globali in pieno fermento, da Nord verso Sud? Se la forza ancestrale, demografica, spirituale, del Sud del mondo, invertisse il flusso?

Di fronte alla punta dell’isola c’è l’Europa continentale, di cui l’Italia è appendice. Siamo certi che la Sicilia appartenga a quella zolla tettonica, a quella piattaforma culturale? Non scambiamo i secoli con millenni, la clessid della Storia è molto più lunga del nostro retroterra mnemonico.

In questa terra di frontiera, proprio sotto il Pilone, alcuni giovani pionieri in una città placida fino all’oblio, hanno acceso una fiamma, come quella che si suppone teneva il Gigante dello Stretto. Questa fiamma di idee e di gusto, di brand si direbbe oggi, di musica e di chiacchere coi viaggiatori si chiama Casa Peloro. Se Maupassant o Goethe, nei loro viaggi in Sicilia si fossero fermati al Capo mi piace pensare che si sarebbero presi un calice di vino guardando lo Stretto, e l’Europa, da questa Casa.

Di fronte c’è Scilla e mi sovviene la poesia di un poeta anonimo che in queste lande ha soggiornato.

Scilla, Scilla

S’adduma ‘na scintilla

In frunti c’è Cariddi, bedda tra li stiddi

In mezzu lu mari, unni ti vinni a circari

Nu funnu t’attruvai, e Perla ti chiamai.

Così è se vi pare

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