Droga in carcere e armi in casa, il cappellano si giustifica: "Sono stato costretto"

Droga in carcere e armi in casa, il cappellano si giustifica: “Sono stato costretto”

Michele Sardo

Droga in carcere e armi in casa, il cappellano si giustifica: “Sono stato costretto”

sabato 15 Ottobre 2022

Secondo il suo racconto avrebbe agito sotto minaccia

Arrestato per aver portato la droga in carcere, ora si giustifica: “Sono stato minacciato”. Il cappellano del carcere di Enna, arrestato per aver consegnato un panetto di hashish ad un detenuto, ha spiegato così il suo comportamento. Durante un lungo interrogatorio Rosario Buccheri ha detto di essere stato avvicinato da alcune persone che non conosceva le quali lo avrebbero costretto a portare la droga nel carcere. 

Oltre alle accuse per droga il cappellano è accusato per detenzioni di armi trovate nella sua stanza. Nel convento dei francescani di Enna sono stati trovati anche quasi 35mila euro in contanti. Per quanto riguarda il denaro, il cappellano avrebbe detto che è tutto tracciabile e che una parte proviene da una donazione di una famiglia. Vaghe invece le spiegazioni sulle armi. Buccheri ha detto di averle ricevute in regalo da un amico palermitano di cui però non ha voluto fare il nome. 

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