"E se il Sole non Sorgesse?", spettacolo alla Zisa di Palermo - QdS

“E se il sole non sorgesse?”, lo spettacolo contro la violenza sulle donne alla Zisa

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“E se il sole non sorgesse?”, lo spettacolo contro la violenza sulle donne alla Zisa

Redazione  |
venerdì 30 Giugno 2023

Appuntamento al 2 luglio con lo spettacolo di danza di Mete (coreografia a cura di Teri Demma e Valentina Cutrera).

Mete dà appuntamento a giorno 2 luglio 2023, alle ore 20.30, nella Sala Perriera (Cantieri Culturali alla Zisa, Palermo) per lo spettacolo di danza “E se il Sole non Sorgesse?” (coreografia a cura di Teri Demma e Valentina Cutrera), con: Vittoria Ales, Irene Briguglio, Noemi Cinque, Sofia Di Giovanni, Noemi Patanè, Carlotta Pellitteri, Sofia Picarella , Giulia Sansone, Serena Sriskandasamy e Sofia Valdes.

Special Guest: Mari Salvato, Noa Flandina e Chiara Fiordilino. Costumi: Lukry Lucrezia Derosa. Sound Designer: Piero Zito. Un ringraziamento speciale va a: Valentina Cutrera (Direttrice della Dance Connection Studio Danza), Elisa Parrinello e a Giovanni Geraci.

“E se il Sole non Sorgesse” è realizzato in collaborazione con: ResExtensa Dance Company/Porta D’Oriente, Centro Nazionale di Produzione della Danza e Dance Connection Studio Danza.

I dettagli sullo spettacolo “E se il Sole non Sorgesse”

Lo spettacolo rientra nel Progetto finanziato dalla Comunità Europea, dal titolo “SuiGenerisSchool” (CERV-2021-DAPHNE), di cui METE è Partner. SGS è incentrato sul contrasto alla violenza di genere, e degli effetti pandemici sui casi in oggetto. I territori interessati sono: Ragusa, Catania e Palermo. Prevista, anche la modalità online.

METE è impegnata, sino a dicembre 2023, in una serie di importanti iniziative, che rientrano nell’Agenda: “Donne che Aiutano altre Donne”.

Afferma la coreografa dello spettacolo Teri Demma: “L’aspettativa di bambina. La scoperta del proprio corpo, la leggerezza dell’adolescenza, che a causa di ‘incroci’ sbagliati nella vita, si trasforma a volte, nella consapevole accettazione passiva e umiliante di una qualche condizione sociale. Ma il ‘disastro dell’anima’, spesso, incontra il sostegno di DONNE che aiutano altre DONNE, che, come nel quadro della Danza di Matisse, si tengono per mano cercando di trascinarle fuori da una prigione di paura. Vi racconteremo attraverso gli occhi di giovani donne e nella maniera in cui noi siamo capaci, ‘della scoperta del coraggio, della voglia di libertà e della potenza della denuncia“.

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