Elezioni 2022 nei comuni delle Madonie: candidati e favoriti a sindaco

Elezioni nei comuni delle Madonie, candidati e favoriti alla poltrona di sindaco

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Elezioni nei comuni delle Madonie, candidati e favoriti alla poltrona di sindaco

Vincenzo Lapunzina  |
mercoledì 30 Marzo 2022

La Sicilia verso le elezioni amministrative 2022, che dovrebbero essere accorpate ai referendum sulla giustizia, quindi si prospetta “il giorno delle elezioni”, fissato per domenica 12 giugno.

La Sicilia verso le elezioni amministrative 2022, che dovrebbero essere accorpate ai referendum sulla giustizia, quindi si prospetta “il giorno delle elezioni”, fissato per domenica 12 giugno.
Agli elettori verranno consegnate più schede, per il rinnovo dei Civici consessi e per indicare il nome del primo cittadino.

Elezioni amministrative e referendum insieme

Inoltre, saremo chiamati ad esprimerci in tema di giustizia: riforma del Csm, equa valutazione dei magistrati, separazione delle carriere dei magistrati, custodia cautelare e abolizione della legge Severino.
I ballottaggi sarebbero previsti domenica 26 giugno.
Il tempo passa in fretta, vola, sembra quasi che lo status quo piaccia a tutti, non si percepisce alcuna tensione pre elettorale se non quella dei sindaci al primo mandato, diversi desiderosi di ripetere l’esperienza e nei Comuni con i primi cittadini al secondo mandato inondati di molteplici candidature, un “fratricidio”, come il caso di Palermo.

Il presidente Musumeci, avrebbe intenzione di allinearsi al resto dell’Italia (causa Covid, si valuterebbe di lasciare i seggi aperti anche lunedì 13), seppur la Regione Siciliana potrebbe “correre” da sola in tema elettorale, anche in considerazione delle persistenti fibrillazioni in diversi Comuni dove ancora non si riesce a trovare la quadra su una candidato unitario alla carica di primo cittadino.

120 comuni al voto in Sicilia

In Sicilia i Comuni al voto sono 120, su 391 (30,7%). 13 con popolazione superiore a 15 mila abitanti, eventualmente interessati al ballottaggio, quindi con sistema proporzionale e 107 con popolazione inferiore ai 15 mila. Due i capoluoghi di Provincia, Palermo e Messina.

Dei 107 Comuni che eleggeranno i sindaci con il sistema maggioritario, quindi al primo turno, 9 sono incastonati nel paesaggio madonita, alto e basso, a cui aggiungiamo anche Caccamo, in quanto rientra nella sfera di influenza delle politiche madonite.

Le elezioni nei comuni delle Madonie

Neanche sulle Madonie si registra un grande fermento pre elettorale e abbiamo motivo di ritenere che non si tratta degli ormoni che rilasciano dopamina, che ci fanno sentire meglio, piuttosto sarebbe prevalsa l’apatia all’impegno politico. Un fenomeno che andrebbe studiato per comprenderne la causa.

Elezioni a Blufi

Accade che a Blufi non è ancora stato definito, con certezza, il nome del competitor di Vittorio Castrianni, sindaco in carica.
Tuttavia, si farebbe strada la candidatura del suo vice Lillo Puleo, che potrebbe prendere il testimone.
Dall’altra parte i giovani non avrebbero trovato il candidato ideale e vorrebbero puntare sul “vecchio”, già sindaco del paese dei tulipani, Calogero Brucato.

Elezioni a Caccamo

Nicasio Di Cola, primo cittadino di Caccamo, potrebbe ritrovarsi la strada in salita se Franco Fiore dovesse chiudere il cerchio sulla definizione della lista. Fiore, maresciallo della Guardia di Finanza è da sempre cittadino attivo, consigliere comunale dal 2001 al 2012 già candidato sindaco e impegnato nella difesa dell’ambiente, dei diritti dei cittadini e dei più deboli.

Elezioni a Cefalù

Per “osservare” un quadro politico più complesso bisogna spostarsi a Cefalù. I cefaludesi non troveranno il nome di Rosario Lapunzina stampato – per la terza volta – sulla scheda elettorale.
Tuttavia, “Saro” ha piazzato un suo fedelissimo, il Dem Daniele Tumminello. Lapunzina potrebbe rimanere in sala Giunta e con un ruolo di primo piano.
Per Tumminello non sarà una campagna elettorale senza ostacoli, il primo è Simona Vicari, sindaco di Cefalù per dieci anni e indicata dai vertici di Forza Italia in Sicilia, in primis Gianfranco Miccichè, molto influente nella cittadina normanna. Vicari è apprezzata dalla maggioranza degli operatori turistici del luogo.
Il “terzo incomodo” sarebbe Giuseppe Abbate, amministratore in tour per le Madonie. Già sindaco di Pollina e della vicina Lascari per dieci anni. Abbate sarebbe stato incoronato candidato dall’assessore Toto Cordaro.

Elezioni a Castelbuono

A Castelbuono il favorito rimane Mario Cicero, sindaco uscente. Per Cicero la politica sarebbe diventata alla stregua di un lavoro.
Ai politici castelbuonesi non sarebbe bastata la lezione dell’ultima tornata elettorale. «Con tre candidati sindaco Cicero vince», afferma un veterano del luogo. La storia insegna e a giugno si rischierebbero i “ricorsi”, se i sostenitori di Anna Maria Cangelosi e Antonio Maiorana non dovessero trovare una mediazione e un candidato unitario.

Elezioni a Castellana Sicula

Alla lettera “C” dell’elenco dei Comuni riscontriamo Castellana Sicula e  l’uscente Caldero (FI), capitano di un battello con le insegne del Partito Democratico.
Il circolo PD castellanese non è riuscito a dare spazio al suo segretario, Anselmo Intrivici, che starebbe scaldando i motori per ritornare sull’ottovolante, alla guida del Consiglio Comunale.
Franco Calderaro potrebbe ritrovarsi a comiziare in antitesi a Franco Giacomarra, cresciuto nella culla delle Acli di Angelo Capitummino, oppure di Pietro Ferruzza, già consigliere comunale e assessore, in altri tempi. Ferruzza sarebbe l’espressione dei cugini Mario e Pasquale Ventimiglia, uomini di punta della politica castellanese.

Elezioni a Petralia Soprana

A Petralia Soprana, dopo l’entrata a gamba tesa del Vescovo di Cefalù, come abbiamo raccontato nei giorni scorsi (clicca qui per leggere), vacillerebbe l’autorevolezza della candidatura di Pietro Macaluso, giunto al secondo mandato.
Prenderebbe quota quella di Francesco Gennaro, su cui potrebbe confluire l’impegno di un ex fedelissimo di Macaluso, Leonardo Agnello che attualmente ricopre la carica di presidente del Consiglio Comunale.

Elezioni a Gangi

L’altro Borgo più Bello d’Italia in Sicilia (2014) è Gangi, Petralia lo è stata nel 2019.
A Gangi non è soltanto in gioco la carica di primo cittadino o il futuro della comunità. Sul monte Marone si gioca il prestigio di una famiglia e di ex compare (della famiglia) che si è formato alla scuola politica del novecento. Marilina Barreca, moglie del presidente della Pro Loco e imprenditore edile, Mario Puglisi e Giuseppe Ferrarello. La paventata e temuta terza lista ha lasciato spazio al duello all’ultimo sangue tra Barreca e Ferrarello.
Sconosciuto il destino politico del sindaco in carica, attualmente presidente del Gal Madonie. Francesco Migliazzo si sarebbe messo da parte per paura di andare incontro a una sonora sconfitta.

Elezioni ad Isnello e Valledolmo

I primi cittadini di Isnello e Valledolmo, Marcello Catanzaro e Angelo Conte, alla fine del primo mandato, invece,  potranno dormire sonni tranquilli. Al momento, non si sarebbe delineata alcuna candidatura in alternativa, anche in considerazione del fatto che i due possono vantarsi di avere amministrato bene e serenamente.

Elezioni a Petralia Sottana

Avrebbe dovuto essere il momento della raccolta serena delle messi anche per Leonardo Neglia, sindaco di Petralia Sottana.
Di fatto non sarà così. Neglia è insidiato da una componente politica di nuova formazione capitanata dal duo Piero Polito e Giuseppe Dino. Un “contro canto” al vice di Neglia, Santo Inguaggiato, più che al primo cittadino.

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