Elezioni europee, cosa succede dopo i risultati? Il calendario

Elezioni europee, cosa succede dopo i risultati? Il calendario e i prossimi impegni

Marco Cavallaro

Elezioni europee, cosa succede dopo i risultati? Il calendario e i prossimi impegni

Redazione  |
lunedì 10 Giugno 2024

Di seguito, una breve guida con i prossimi passi e gli impegni in programma al termine di queste elezioni europee

Quasi ai titoli di coda il voto (e i successivi verdetti) per le elezioni europee, si pensa già al futuro e a come verrà ridisegnata la nuova Europa, sia nel suo Parlamento che nella sua Commissione. Inoltre, curiosità anche per scoprire i prossimi passi dei nuovi euro-deputati, pronti in molti casi a fare il proprio esordio in Europa.

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Di seguito, una breve guida con i prossimi passi e gli impegni in programma al termine di queste elezioni europee che, come da pronostico, hanno visto una destra in netta diffusione rispetto alle altre coalizioni in circolo.

Dopo le elezioni europee inizia l’iter burocratico

Subito dopo il voto emerso al termine delle elezioni europee, ogni Paese dovrà notificare al Parlamento europeo i nomi dei nuovi eurodeputati. Loro, devono dichiarare in forma scritta di non avere nessuna funziona incompatibile con il nuovo ruolo. Superata questa verifica da parte degli Affari legali, si diventa ufficialmente membro del nuovo Europarlamento.

La nuova Commissione e il Parlamento europeo

Per gli eletti, un primo appuntamento chiave sarà quello in calendario dal 16 al 19 luglio. In queste date, a Strasburgo, i nuovi euro-parlamentari si uniranno per la prima plenaria. Qui, sarà svolta in forma segreta la votazione per il presidente, con la carica che sarà attiva per due anni e mezzo ed è rinnovabile. Il presidente della Commissione europea, invece, sarà nominato a maggioranza dai leader dei Paesi che compongono il Consiglio europeo. Tutto ciò, potrebbe avvenire già alla riunione del 27-28 giugno.

Se il candidato non ottiene i voti necessari, però, gli Stati devono proporne un altro entro un mese passando dal Consiglio europeo, che delibera a maggioranza qualificata. Se così fosse, si scavalcherebbe la pausa estiva e se ne riparlerebbe tra il 16 e il 19 settembre.

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