Elezioni Regionali, l'alleanza di Governo è stata rafforzata dal voto - QdS

Elezioni Regionali, l’alleanza di Governo è stata rafforzata dal voto

redazione web

Elezioni Regionali, l’alleanza di Governo è stata rafforzata dal voto

martedì 22 Settembre 2020

Per il tre a tre festeggiano il segretario del Pd Zingaretti e Di Maio del M5s. Meloni sottolinea la crescita di FdI e Salvini, grande sconfitto, annuncia che non chiederà elezioni anticipate. Ora avanti tutta con Recovery fund, Decreti sicurezza e Riforme

Pericolo scampato per il Governo Conte: è ormai certo un tre a tre nelle Regionali e il referendum ha visto il trionfo del sì.

Si allontana dunque il pericolo di un contraccolpo sull’esecutivo e il leader della Lega Nord Matteo Salvini, grande sconfitto, annuncia che non chiederà elezioni anticipate, visto com’è andata.

Per le Regionali, secondo le proiezioni, il centrosinistra è davanti sia in Toscana, con Giani al 48% e la Ceccardi al 41%, sia in Puglia, dove Emiliano è oltre il 46% e Raffaele Fitto al 38%, e pure in Campania, con De Luca al 67% e Stefano Caldoro al 18%.
Il centrodestra conquista le Marche, dove Acquaroli naviga sul 47% e Maurizio Mangialardi (Pd-Iv) sul 37%, e poi mantiene il Veneto, con Luca Zaia al 77% e Arturo Lorenzoni al 16%, e la Liguria, dove Giovanni Toti è al 54% e Ferruccio Sansa al 40%.

Alto il dato dell’affluenza, che si avvicina al 58%.

Centrodestra non entusiasta

In casa del centrodestra, che minacciava sfracelli, ci si accontenta del pareggio e c’è decisamente meno entusiasmo, specie tra le fila della Lega Nord.

Matteo Salvini sperava di rifarsi della sconfitta in Emilia Romagna, conquistando la Toscana con la “sua” Susanna Ceccardi. Un ribaltone nella regione da sempre rossa lo avrebbe rafforzato anche nella leadership del centrodestra, “insidiata” da Giorgia Meloni, che può sbandierare la conquista delle Marche.

“Da nord a sud – ha scritto la leader di FdI – Fratelli d’Italia è l’unico partito che cresce in tutte le regioni al voto”.

Salvini il grande sconfitto

Anche Salvini si è affidato a Facebook, per ricordare che “Lega e centrodestra saranno alla guida di 15 Regioni su 20”.

Poi però ha annunciato: “Non chiedo elezioni anticipate”.

D’altra parte i numeri del voto hanno dato indicazioni chiare: è stato proprio lui il grande sconfitto.

E il processo del tre ottobre a Catania per sequestro di persona e abuso d’ufficio per la vicenda dei migranti, potrebbe causargli altri gravi problemi.

Zingaretti, ora i Decreti sicurezza

Senza contare che Nicola Zingaretti ha già annunciato: “Sui decreti sicurezza di Salvini c’è un accordo e ora vanno assolutamente modificati”.

Il segretario del Pd e il M5s, che si è intestato la riduzione del numero dei parlamentari, hanno, ovviamente, festeggiato.

E lo stesso ha fatto il premier Giuseppe Conte, rafforzato dalla tornata elettorale e pronto alle decisioni necessarie sul Recovery fund.

Una nuova stagione di riforme

Sia Zingaretti sia Di Maio già parlano della nuova stagione di riforme, per una legge elettorale che si adegui al taglio dei parlamentari e per quell’architettura che servirà a sfruttare i miliardi in arrivo dall’Europa.

E l’esito del voto allontana anche l’ipotesi di rimpasto: “Non cadiamo in questo tranello”, ha detto il segretario dem.

L’alleanza mancata Pd-M5s

A voto ancora “caldo”, Zingaretti “detta” la linea e “corteggia” Di Maio a distanza. Anche perché, probabilmente sulla vittoria dei candidati di centrosinistra in bilico ha pesato anche il voto disgiunto.

“Se gli alleati ci avessero dato retta – ha fatto notare il segretario Pd – l’alleanza di governo avrebbe vinto quasi tutte le regioni italiane”.

Un assist al ministro degli Esteri, che ne ha approfittato per una critica al modo con cui il M5s si è presentato al voto: “Potevano essere organizzate diversamente e anche per il Movimento, con un’altra strategia”.

D’altronde nel M5s si sta giocando la partita per la leadership, e, malgrado i reciproci riconoscimenti pubblici, fra il reggente Vito Crimi e il ministro degli Esteri, la corsa è aperta.

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