Energia, Enel anticipa di 10 anni l’obiettivo di decarbonizzazione - QdS

Energia, Enel anticipa di 10 anni l’obiettivo di decarbonizzazione

redazione

Energia, Enel anticipa di 10 anni l’obiettivo di decarbonizzazione

giovedì 25 Novembre 2021

La neutralità carbonica verrà raggiunta nel 2040. Starace: “Siamo a un punto di svolta”

“Il Piano di quest’anno, con 170 miliardi di euro di investimenti diretti entro il 2030, rappresenta un punto di svolta. La sua attuazione ci consente di avanzare dal precedente decennio della scoperta dell’energia rinnovabile all’attuale decennio dell’elettrificazione. Stiamo accelerando la crescita in tutte le aree di business, creando valore per i nostri clienti, che sono al centro della Strategia del Gruppo, valore che si traduce nella prevista riduzione della loro spesa energetica, aumentando al contempo la loro domanda di elettricità entro il 2030”. Guarda lontano Francesco Starace, l’amministratore delegato di Enel, nel commentare il Piano strategico del gruppo.

Un programma ambizioso che prevede investimenti per un totale di circa 45 miliardi di euro nel periodo 2022-24, pari a un incremento del 12% rispetto al Piano precedente, mobilitando al contempo ulteriori 8 miliardi circa di euro provenienti da terzi. La stima per l’orizzonte 2030 è di 170 miliardi di euro investiti direttamente dal gruppo (+6% rispetto al Piano precedente) e 40 miliardi di euro catalizzati da terzi.

Circa 18 miliardi di euro si prevede siano destinati al business di Infrastrutture e reti, con un aumento del 12% rispetto al piano precedente, come risultato di maggiori investimenti in Europa, che è previsto facciano leva anche sulle opportunità create dai Piani nazionali di ripresa e resilienza lanciati nell’Ue. Grazie a questi investimenti, che hanno l’obiettivo di migliorare ulteriormente i livelli qualitativi e di resilienza della rete, si stima che la Rab del gruppo raggiunga i 49 miliardi di euro, in crescita di quasi il 15% rispetto al 2021.

Grazie al nuovo modello del gruppo incentrato sui clienti, il margine integrato è atteso in crescita di 1,6 volte entro il 2024 rispetto al 2021. Nei prossimi tre anni si prevede che i ricavi da clienti aumentino del 26% e le vendite di elettricità crescano del 25%. Ciò sarà accompagnato da una diminuzione di circa il 15% del costo complessivo dell’energia venduta rispetto al 2021, che è anche frutto di una riduzione di circa il 23% nel costo medio di produzione. Si prevede che il valore creato dal Gruppo per i clienti porterà a una riduzione fino al 40% della loro spesa energetica, unitamente a una riduzione fino all’80% della loro ‘carbon footprint’ entro il 2030.

Sul fronte delle rinnovabili, entro il 2030 il gruppo Enel prevede di raggiungere una capacità complessiva di circa 154 GW, triplicando il suo portafoglio al 2020, nonché di aumentare la base clienti della rete di 12 milioni e di promuovere l’elettrificazione dei consumi energetici, aumentando di quasi il 30% i volumi di elettricità venduta e concentrandosi al contempo sullo sviluppo di servizi “beyond commodity”, quali la mobilità elettrica pubblica o behind-the-meter storage, in collaborazione con partner.

Come affermato da Starace, la strategia del Gruppo e il suo posizionamento previsto nel 2030 consentono di anticipare di 10 anni l’impegno ‘Net Zero’, dal 2050 al 2040, sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette, senza ricorrere ad alcuna misura di offsetting, come tecnologie di rimozione della CO2 o soluzioni nature-based. “Continueremo a crescere nelle rinnovabili – spiega l’amministratore delegato -, valorizzando quello che è già oggi il più grande portafoglio privato di asset rinnovabili al mondo. Il business di Infrastrutture e Reti e la nuova business line Global Customers ci consentiranno di cogliere le incredibili opportunità offerte dall’elettrificazione”.

Nel dettaglio, il Gruppo prevede di abbandonare la generazione a carbone entro il 2027 e quella a gas entro il 2040, sostituendo il portafoglio termoelettrico con nuova capacità rinnovabile oltre ad avvalersi dell’ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo. Inoltre, si prevede che entro il 2040 l’elettricità venduta dal Gruppo sarà interamente prodotta da rinnovabili ed entro lo stesso anno il Gruppo uscirà dall’attività di vendita retail di gas. “Il 2040 è tra 18 anni – ha detto in proposito Starace – Onestamente tra 20 anni ci saranno pochi europei che utilizzeranno il gas, tutti per motivi economici passeranno all’elettricità. Questo cambiamento arriverà in realtà più rapidamente di quanto non si pensi. è una follia dipendere dal gas. Prima usciamo meglio è”.

E per il futuro si pensa all’idrogeno verde, su cui Enel conta di investire nei prossimi tre o cinque anni. “Bisognerà capire il tipo di competitività che l’idrogeno porterà con sé: se basata su effetti di scala o più modulari, con grandi stabilimenti che fabbricheranno moduli utilizzati poi per la costruzione di impianti”. In ogni caso “al momento siamo in una fase esplorativa”, ha continuato.

Niente da fare, almeno per ora, per quanto riguarda i mini reattori nucleari, su cui non “ci saranno investimenti nei prossimi dieci anni”. “Sono promettenti ma con costi molto alti: 4 miliardi di investimenti per 345 megawatt, 11 milioni di dollari a megawatt, molto più di altre tecnologie. E comunque è qualcosa che non potrà mai avere un impatto in questo decennio, è inutile parlarne adesso. È una prospettiva temporale al 2040 o più avanti. Non dico che stiamo parlando di fantascienza ma non è neanche una tecnologia così rilevante nei prossimi anni”, ha concluso Starace.

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