Enna, GdF, massimo impegno a tutela della comunità - QdS

Enna, GdF, massimo impegno a tutela della comunità

Antonino Lo Re

Enna, GdF, massimo impegno a tutela della comunità

martedì 04 Agosto 2020

La Guardia di Finanza continua a far sentire la propria vicinanza a imprese e cittadini onesti. Lotta a evasione fiscale, frodi sull’Iva, indebite compensazioni e altri crimini

ENNA – Per le Forze dell’ordine questo inizio del 2020 non è stato certamente un periodo facile, ma tutte hanno messo in campo professionalità e massimo impegno per tutelare, come sempre accade la comunità. Anche la Guardia di Finanza si è spesa con ogni sforzo sul territorio ennese, come si evince dal report sull’attività dei primi cinque mesi dell’anno diffuso dal Comando provinciale. I reati di evasione fiscale, frodi Iva, indebite compensazioni e traffici illeciti sulla circolazione di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio ennese.

Per quel che concerne la lotta all’evasione fiscale una delle più rilevanti operazioni ha riguardato un peculiare caso di tassazione di proventi illeciti, in capo a un consulente finanziario senza scrupoli che raggirava ignari risparmiatori, i quali gli affidavano gran parte dei propri denari con la promessa di fruttuosi profitti. A seguito di indagini approfondite sono venuti alla luce sul soggetto chiare responsabilità per i reati di truffa ed appropriazione indebita per centinaia di migliaia euro. Inoltre, dopo un’attenta verifica fiscale sono stati rilevati circa mezzo milione di euro percepiti in violazione tributaria.

La Tenenza di Piazza Armerina, invece, ha scoperto un B&B di una sola stanza per un totale di quattro ospiti regolarmente autorizzata, ma che di fatto utilizzava ben cinque immobili contigui “irregolari” privi di alcuna licenza, con capacità ricettiva fino ad un massimo di 25 posti letto mai denunciati. Al gestore della struttura sono stati contestati incassi per quasi 200.000 euro e le somme incassate indebitamente a titolo di tassa di soggiorno, mai versate al Comune.

Anche nel settore delle accise le Fiamme gialle hanno rilevato delle frodi. Dieci imprenditori locali, già operanti a Enna, Catenanuova, Calascibetta, Pietraperzia, Regalbuto e Cerami, avevano messo in piedi un collaudato sistema di frode, attestando di essere regolarmente iscritti al registro delle imprese agricole. In questo modo ricevevano annualmente una cospicua assegnazione di carburante agevolato per l’agricoltura godendo della prevista riduzione delle imposte indirette (fino all’80%) applicate ordinariamente sulla fabbricazione e sulla vendita di tali prodotti.

Sul fronte delle imprese agricole spicca l’operazione “Terre di nessuno” che rappresenta la naturale prosecuzione della già nota “Maglie larghe” conclusasi a febbraio dello scorso anno. Dalle indagini è emerso un raffinato ed insidioso “modus” fraudolento di erogazioni Agea destinate a fittizi imprenditori agricoli, che solo apparentemente attraverso falsi contratti, documentavano la conduzione di fondi agricoli.

Significativa è stata anche l’operazione “Eldorado 2” della Tenenza di Piazza Armerina. Quest’ultima segnalava alla Procura della Repubblica di Enna nove imprenditori agricoli per l’ipotesi di reato di truffa aggravata per aver indebitamente percepito fondi strutturali previsti dal Psr Sicilia 2007/2013 pari ad 571.710,50 euro, i quali attraverso il concorso di due imprese compiacenti, documentavano opere di miglioramento fondiario per un importo notevolmente superiore a quello reale.

Twitter: @AntoninoLoRe

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