Erice, l’istituto “Florio” in aiuto studenti bisognosi - QdS

Erice, l’istituto “Florio” in aiuto studenti bisognosi

Pietro Vultaggio

Erice, l’istituto “Florio” in aiuto studenti bisognosi

martedì 15 Dicembre 2020

Grazie ai fondi del bando Fse “La scuola è aperta a tutti” sono stati assegnati alla struttura quasi 120 mila euro per le forniture di libri e il comodato d’uso, totalmente gratuito, di computer ai ragazzi

ERICE (TP) – L’Istituto Alberghiero “Florio” di Erice ha ottenuto i fondi del bando Fse supporti didattici “La scuola è aperta a tutti”, per andare incontro alle esigenze degli studenti svantaggiati.

L’avviso è stato emanato nell’ambito del programma operativo nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 – Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo e del relativo Programma Operativo Complementare.

In particolare, sono stati assegnati 119.823,53 euro per le forniture di libri e il noleggio di computer da assegnare agli studenti in comodato d’uso, al fine di garantire pari opportunità e diritto allo studio. Soddisfatta la preside, Pina Mandina, che rivolge un appello alle famiglie degli alunni, dal primo al quinto anno, informandoli che è possibile presentare istanza anche attraverso posta elettronica all’indirizzo tprh02000t@istruzione.it fino al 20 agosto.

Si potrà, quindi, ottenere, in comodato d’uso gratuito, oltre che i libri di testo anche le divise. Le domande dovranno essere corredate del modello Isee. L’amministrazione provvederà a redigere una graduatoria in funzione dello stesso Isee fino a disponibilità della fornitura in possesso della scuola.

“Sarà data priorità agli studenti con reddito inferiore a 4.000,00 euro – dichiara la dirigente scolastica – A parità di reddito si terrà conto del numero dei componenti del nucleo familiare. La volontà e la necessità della scuola – continua Mandina – consiste nel non lasciare indietro nessuno e di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica”.

“Ci troviamo in un periodo in cui la Dad ha determinato un’ulteriore forbice sociale – conclude -, come emerso dai dati Istat che attestano un percorso ad ostacoli tra gli studenti e la didattica a distanza, proprio per la carenza degli strumenti informatici in famiglia, assenti o in condivisione con fratelli o genitori impegnati magari con lo smart working”.

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