Parcheggi e trasporti a Erice, la sfida della Giunta Toscano - QdS

Parcheggi e trasporti a Erice, la sfida della Giunta Toscano

Vito Manca

Parcheggi e trasporti a Erice, la sfida della Giunta Toscano

sabato 06 Marzo 2021

Nuovi servizi per la fascia costiera del Comune di Erice: un’area d'interscambio ed un progetto per il quartiere di San Giuliano. Un piano che punta a dare nuove regole al territorio

ERICE (TP) – Tecnicamente si tratta di uno studio di fattibilità tecnico-economico “per la realizzazione di un nodo d’interscambio finalizzato all’incremento della mobilità collettiva ed alla distribuzione ecocompatibile dei sistemi di trasporto”.
Così si legge nella delibera. Nella sostanza: un’area di parcheggio, un terminal, dei servizi di ristoro, delle aree di collegamento per il trasporto pubblico locale, per i bus cittadini. In un’area strategica del Comune di Erice. Quella che si trova tra il Lungomare Dante Alighieri e la Via Madonna di Fatima. Una zona presa d’assalto d’estate, perché lì c’è il mare, perché lì ci sono i lidi balneari e le poche strutture ricettive. Lì c’è anche il caos della sosta ed una mobilità che spesso rasenta l’anarchia nelle ore di punta.
Il piano dell’amministrazione comunale punta a cambiare decisamente rotta, a dare regole al suo territorio.

La gestione dei parcheggi – con concessioni e gestioni a terzi – ha fatto tremare la sindaca Daniela Toscano, chiamata in causa in un’inchiesta, che tuttavia è riuscita a superare senza particolari danni. Necessarie dunque nuove regole. Ma necessaria soprattutto una strategia. Ed il piano di fattibilità – inserito nella programmazione di Agenda Urbana – punta a questo: una rete di parcheggi per la fascia costiera e per le aree turistiche, mettendo in collegamento diretto la politica della sosta con quella dei trasporti. Il piazzale a raso considerato nel progetto prevede spazi di manovra, stalli per bus, auto, moto e biciclette, corsie di marcia, marciapiedi ed una pensilina di protezione per i viaggiatori. Previsti inoltre, un ufficio informazioni, una sala d’attesa, la biglietteria ed anche un piccolo bar.

Su tutto e su tutti, un moderno sistema di videosorveglianza. Sistema regolato dalle leggi ma che in quell’area assume un’altra dimensione. Non è infatti soltanto ordinaria amministrazione. Perché Erice ha una sua peculiarità, che fino a qualche tempo fa era considerata una penalizzazione, e che invece, da qualche tempo, viene indicata come una risorsa, come una occasione di svolta.

L’area balneare non si trova nella zona residenziale della città, ma ad un tiro di schioppo dal quartiere più popolare – e più degradato – del territorio cittadino, quello di San Giuliano. Il Contratto di Quartiere, il Campus Universitario – perché lì c’è pure l’Università, c’è il Teatro dell’ex Provincia regionale e c’è pure un pezzo di cimitero di Trapani confinante, della serie non ci facciamo mancare niente – ed ora l’area d’interscambio con la zona di sosta sono tasselli di un mosaico che la politica cittadina sta definendo da anni.

La videosorveglianza è dunque pure un valore simbolico e non a caso nel progetto viene presentata con dovizia di particolari. Lo studio di fattibilità indica poi, capitolo per capitolo, gli investimenti necessari per realizzare l’area d’interscambio. In cifra tonda, come c’è scritto, nella relazione: 1.442.000 euro. Aggiunge inoltre che il sito è pianeggiante, non ci sono strutture e non ci sono alberi, che invece ci saranno quando il progetto sarà realizzato. Non ci sarà asfalto. O come si legge nel piano, non è previsto l’utilizzo di “conglomerato bituminoso”.

La pavimentazione del parcheggio sarà realizzata con prodotti ecosostenibili. Dato di non poco conto, le previsioni urbanistiche sono in linea con l’investimento. Non sarà necessaria una variante. Qualche atto in meno, qualche intermediazione politica in meno, perché le varianti passano dai consigli comunali e poi devono essere approvate dalla Regione.

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