Essere o non Essere, questo è il web - QdS

Essere o non Essere, questo è il web

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Essere o non Essere, questo è il web

Giovanni Pizzo  |
giovedì 14 Settembre 2023

Se non esisti sul web non hai un’identità digitale? Il commento.

Se non esisti sul web non hai un’identità digitale. Di fatto sei un Nessuno, come l’Ulisse omerico. Se poi sei oscurato per aver violato qualcuno dei dieci comandamenti di FB torni a essere un Neanderthal, un australopiteco nemmeno tanto progredito, una persona in carne e ossa senza filtri e senza emoticon. I tuoi amici si riducono ai quattro gatti che ti rimangono ancora accanto, nonostante tu abbia fatto di tutto per essere un amico scarso. E soprattutto finiscono i like, insieme al crollo della tua libido narcisistica. Non potrai nemmeno pensare di farti i soldi della Ferragni o della Lucarelli. Per te qualunque Meta è irraggiungibile.

Tutti quei profili di donne/uomini che hai accumulato senza conoscerli, spiandone le foto e immaginando le loro vite, e da cui hai ricevuto a volte commenti carichi di speranze, fasulle ovviamente, si infrangono come dei bicchieri di vetro in un matrimonio russo. Sei out, sei finito, cancellato, condannato ad un limbo senza esistenza digitale. Sei un reietto della società del web.

Mi è successo oggi, io pensavo a un complotto di stalker, a una ex o quasi ex, ad un nemico politico o condominiale. Onestamente avevo pure pensato a Vannacci, il Generalissimo, che da tempo occupa una porzione dei miei pensieri. Invece avevo violato addirittura la regola che vieta l’odio sociale. Sfottendo l’ormai unico e irripetibile Generale, scrivendo un post sarcastico, tendenzialmente comico, con precisi riferimenti filmici di un mondo fluido, mi era scappata una frase politicamente scorretta ma chiaramente mente ironica. Solo che l’arbitraggio Fb è un Metaverso che non capisce la sfumatura evidente della satira e dell’ironia. Lui va a query, parole, estrapolandole dalle frasi e dei contesti. È un giudice anglosassone con un codice linguistico basico che non concepisce la quantità di sfumature, sensi e doppi sensi sintattici e culturali. Per lui corpo è corpo, e se mangi un corpo, pensate se postate un pezzo della liturgia eucaristica, verrai accusato di cannibalismo. La Metafora non è cosa di Metà.

Intanto sono bannato, colpito dalla sanzione dell’oscurità digitale, messo in un limbo a espiare il peccato di scorrettezza digitale. Il mio avatar si spegne come nel film di Cameron e l’Io digitale scompare. Rimane il vecchio Io in carne e ossa, con acciacchi e limiti. Ti avevo dimenticato, non so se mi piaci più, mi dovrò abituare.

Così è se ti pare.

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