Da Est a Ovest, alla scoperta della Sicilia - QdS

Da Est a Ovest, alla scoperta della Sicilia

Chiara Spampinato

Da Est a Ovest, alla scoperta della Sicilia

sabato 30 Aprile 2022

Taormina, Agrigento e la Valle dei Templi, Trapani e Marsala con le saline

Taormina tra stile e mare

Sulla costa orientale della Sicilia, situata alle pendici del vulcano Etna e arroccata sulle colline che si affacciano sul mare Ionio, sorge Taormina, in provincia di Messina. L’aspetto è quello di un borgo medievale con un’anima risalente all’antica Grecia. Tauromenion era il suo antico nome e vanta di essere oggi uno dei posti da visitare più belli e rinomati al mondo.

Simbolo dell’unicità della cittadina fu ed è tutt’oggi l’antico Teatro greco, col suo spettacolare panorama che fa si che lo sguardo spazi fino alla costa calabra. Taormina soddisfa ogni tipologia di turista, da quello appassionato di storia dell’arte a quello chic, fino a entusiasmare anche il più giovane con lo zaino in spalla.

Luogo davvero esclusivo, quasi d’élite, ospita inoltre un celebre Festival cinematografico che rende per nulla insolito incontrarvi le più famose celebrità. È inoltre costellata di deliziosi localini sul suo famoso corso Umberto, su cui si apre la panoramicissima piazza IX aprile, una meravigliosa terrazza sullo Ionio. Il corso è costellato di negozietti di artigianato che si alternano a sfavillanti boutique delle più famose griffe!

Ma Taormina è anche mare e spiagge tutte intorno e, come ciliegina sulla torta, immancabile è un tuffo nell’acqua dell’Isola Bella, piccola porzione di terra emersa nella baia di Taormina e collegata alla terraferma da un sottilissimo lembo di terra. Un’oasi protetta che offre un impareggiabile fusione con la natura tipica della Sicilia.

Agrigento e la Valle dei Templi

Anticamente fu Akragas, la città di Agrigento che sorge su di un altopiano e domina il mare. Tra il VI e il V secolo a.C, scenario di un’intensa attività edilizia testimoniata oggi dalle sue copiose rovine, testimoni della presenza greca sull’Isola.

Con i suoi 1300 ettari, il Parco archeologico della Valle dei Templi è tra i siti più grandi e ricchi di storia del mondo. In esso, la tipica macchia mediterranea con mirti, carrubi e palme nane si mescola alle monumentali rovine, ma rientrano nella pertinenza del Parco anche altre aree d’interesse quali biblioteche, castelli, Musei, chiese, palazzi nobiliari e conventi abbandonati.

Dal 1997 è parte del patrimonio dell’Unesco e rappresenta la più gloriosa testimonianza della civiltà ellenica e della Magna grecia in Italia, con Ercolano e Pompei. Assolutamente da visitare, non può deludere le aspettative di nessun tipo di turista per il suo valore storico e naturalistico impareggiabile. I templi meglio conservati sono dodici e tra questi quelli di Giunone, della Concordia, di Ercole, di Efesto e quello di Athena restano i più gloriosi, insieme a numerose necropoli pagane e cristiane. La maggior parte dei templi fu eretta nel V sec. a.C sotto il regno di Terone, ma poi la città fu saccheggiata e cadde in decadenza durante le lotte tra cartaginesi e romani, che la ribattezzarono Agrigentum.

Se la visitate in estate non dimenticate che la Valle soffre un clima torrido, tanto che i suoi percorsi sono disseminati di fonatane d’acqua fresca. Una boccata di storia da non perdere.

Trapani, Marsala e le saline

Il tratto di costa che va da Trapani a Marsala, fino a Mozia, è caratterizzato da antiche saline presenti nel territorio da secoli e secoli. Nel 1955 l’area è diventata riserva naturale ed è gestita dal Wwf.

Nel XII secolo, in epoca Normanna, Federico II intuì l’importanza commerciale del luogo e impose il primo monopolio di Stato del Medioevo sulla produzione del sale. Anche gli aragonesi e poi gli spagnoli promossero Trapani come centro europeo nella produzione di sale. Suggestivi si ergono i mulini a vento, simbolo architettonico della città, con la funzione di smuovere le acque tra una vasca e l’altra nel processo di macinazione del sale.

Da segnalare la presenza di una moltitudine di specie volatili tra cui spiccano i fenicotteri rosa, che insieme al rosso dei tetti dei mulini offrono un panorama davvero caleidoscopico. Altro luogo d’interesse è il Museo del sale di Paceco (Tp) che si trova proprio all’interno di un antico mulino e dove si può passeggiare tra le vasche e visionare gli storici utensili atti all’estrazione del minerale. Sia le saline di Trapani che quelle di Marsala, con i loro colori e il loro sapore di antica Sicilia danno vita a un paesaggio quasi incantato, dove il riverbero delle acque e del sale crea giochi di luce straordinari.

Per visitare le saline di Trapani e Paceco è indicato un tour a piedi, mentre per quelle di Marsala è consigliabile un giro in barca, cosi da poter ammirare anche tutta la riserva e le sue isole.

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