Fallimento Pubbliservizi, futuro dei lavoratori ancora in bilico

Fallimento Pubbliservizi, incontro alle Ciminiere: futuro dei lavoratori ancora in bilico

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Fallimento Pubbliservizi, incontro alle Ciminiere: futuro dei lavoratori ancora in bilico

Giuliano Spina  |
mercoledì 11 Gennaio 2023

All’incontro con i commissari nominati dal Tribunale erano presenti i vertici delle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uil Trasporti, Cisal Terziario e Sifus Confali.

Proroga esercizio provvisorio fino a marzo, ma futuro per i lavoratori ancora incerto per negligenze interne all’azienda. Si può sintetizzare così l’incontro di oggi al centro fieristico Le Ciminiere di Catania avente per oggetto il recente fallimento della Pubbliservizi Spa, avvenuto alle fine dello scorso mese di novembre dopo il pronunciamento della quarta sezione civile e fallimentare del Tribunale del capoluogo etneo.

Pubbliservizi, l’incontro alle Ciminiere

All’incontro con i commissari nominati dal Tribunale erano presenti i vertici delle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uil Trasporti, Cisal Terziario e Sifus Confali. Durante l’incontro con i commissari è stata ribadita la richiesta di incontro in Prefettura con i rappresentanti della Città Metropolitana, con in testa il commissario Federico Portoghese, per capire quale sarà il futuro dei lavoratori, del quale ancora non si sa nulla nonostante la recente proroga fino alla fine del prossimo mese di marzo.

Ponzo: “I commissari si sono accorti delle magagne”

Ma le sorprese, in negativo, non finiscono certo qui. La segretaria della Fisascat Cisl di Catania, Rita Ponzo, durante l’incontro ha potuto accertare come le magagne riguardanti la gestione interne all’ente, già sospettate da diverso tempo, stiano pian piano venendo fuori grazie al lavoro dei commissari.

“Quello di oggi è stato uno dei tanti incontri periodici – ha detto la Ponzo – che si organizzano. Abbiamo già fatto richiesta alla Prefettura di un incontro con la Città Metropolitana e se entro questo venerdì non avremo risposte, da lunedì prossimo partiremo con i sit-in di protesta. Quello che è venuto fuori da questo incontro è stato il contratto stipulato dall’ente con l’azienda totalmente insufficiente per comprare gli attrezzi da lavoro, che sono fondamentali. Data l’assenza di questi attrezzi, è inevitabile che l’ente poi deve affidare gli appalti ad altre società. Questo contratto non era equiparato all’acquisto degli attrezzi e i commissari se ne sono accorti. Adesso loro stanno saldando i debiti riguardanti le spettanze degli ultimi mesi. Adesso ci si deve sedere al tavolo per capire se si possono internalizzare i servizi per non darli alle cooperative e salvare così i lavoratori”.

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