Falsi incidenti, arresti a Catania. Anche un avvocato e un medico - QdS

Falsi incidenti, arresti a Catania. Anche un avvocato e un medico

redazione web

Falsi incidenti, arresti a Catania. Anche un avvocato e un medico

martedì 21 Gennaio 2020

Sospeso anche un altro legale. Sono 36 persone gli indagati nell'inchiesta "Fake crash", che, dal giugno del 2017, ha accertato diciotto finti sinistri tra la città etnea e Misterbianco con un danno patrimoniale di centomila euro alle assicurazioni

Quattro persone sono state arrestate da Carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura di Catania nell’ambito dell’inchiesta “Fake crash” su falsi incidenti stradali.

Sono il presunto promotore della truffa, Pietro Bellaprima, di 56 anni, condotto in carcere, e altre tre persone poste ai domiciliari, ossia l’organizzatrice dei finti sinistri, Agata Zingarino, di 46 anni, l’avvocato Giuseppina Ferrigno, di 46, e il medico legale Epifanio Rapisarda, di 66.

Il Gip ha inoltre sospeso per sei mesi dalla professione forense un altro avvocato, Claudia Maria La Porta, di 47 anni.

I Carabinieri hanno anche notificato un avviso di conclusione indagini della Procura per complessive 36 persone.

Secondo i Pm le indagini hanno accertato diciotto falsi incidenti, tra Catania e Misterbianco, che erano incardinati con documentazione sanitaria falsa e indottrinando falsi testimoni, e sui quali le compagnie assicurative hanno presentato denunce, costituendosi parte offese.

Il danno patrimoniale accertato è di circa centomila euro.

Le indagini dei carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura di Catania sono iniziate nel giugno del 2017 e si sono concluse nel gennaio del 2019.

I cinque destinatari del provvedimento cautelare del Gip sono accusato di “avere costituito una associazione per delinquere, di fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona e di falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità”.

Secondo la Procura distrettuale la truffa sarebbe stata promossa da Pietro Bellaprima, coadiuvato dagli avvocati Giuseppina Ferrigno e Claudia Maria La Porta e dal medico legale e neurologo Epifanio Rapisarda e dall'”organizzatrice” Agata Zingarino.

Era finalizzata all’organizzazione di falsi sinistri stradali per i quali richiedere importanti risarcimenti alle assicurazioni interessate per, poi, dividere i soldi incassati.

Le indagini, che si sono avvalse di intercettazione, servizi dinamici e da acquisizioni documentali.

Bellaprima è indicato dalla Procura come il “centro motore” del gruppo che, si avvaleva anche della cooperazione di molti altri complici i quali, di volta in volta, gli procacciavano o suggerivano i sinistri che, poi, venivano contraffatti nell’istruttoria o simulati del tutto.

Nel dettaglio, il modus operandi, ricostruito dalle indagini, “consisteva sia nel creare ad arte documentazione sanitaria e dichiarativa falsa o alterata, sia nell’indottrinare falsi testimoni che avrebbero dovuto fornire formali dichiarazioni agli agenti accertatori delle varie compagnie di assicurazione”.

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