Fare impresa in Sicilia, domande al via. Contributi a fondo perduto fino al 90% - QdS

Fare impresa in Sicilia, domande al via. Contributi a fondo perduto fino al 90%

Michele Giuliano

Fare impresa in Sicilia, domande al via. Contributi a fondo perduto fino al 90%

martedì 16 Gennaio 2024

Oggi a mezzogiorno parte la fase di pre-iscrizione per presentare un progetto all’Irfis. Dalle capacità finanziarie alla forme giuridiche ammesse, ecco i punti principali

PALERMO – Da oggi a mezzogiorno al via le domande per l’avviso “Fare impresa” in Sicilia, che prevede la possibilità di accedere a contributi a fondo perduto, con il finanziamento fino al 90% dell’importo del progetto. Con questo bando, il governo siciliano vuole stimolare le aziende che possono contribuire in termini di innovazione, ricerca e sviluppo per offrire dei prodotti o per raggiungere nuovi target di consumatori o utenti in vari settori e che presentano progetti che possono essere utili alla società e all’economia a 360 gradi.

La quota di cofinanziamento necessaria per l’accesso ai fondi deve essere comprovata all’atto di presentazione della domanda. Si può trattare di disponibilità dimostrabili o anche di credito. Le banche, quindi, possono fare una dichiarazione di disponibilità a coprire parte delle spese. Nel caso di soggetti richiedenti non ancora costituiti in forma d’impresa, la documentazione comprovante la disponibilità della quota di cofinanziamento potrà essere prodotta da ciascun soggetto coinvolto nella compagine sociale dell’impresa da costituire. Non sarà possibile, invece, per uno stesso soggetto presentare più di una domanda, e tale limitazione sussiste anche in capo ai singoli soci di una azienda.

Sarà invece possibile partecipare all’avviso con più programmi di spesa ma soltanto nel caso in cui sia possibile definire una segregazione fisica e temporale degli spazi utilizzati per la realizzazione di ciascun programma di spesa e per le attività da svolgere. Gli stessi spazi dovranno disporre di contratti di utenza del tutto indipendenti. Non sarà necessario essere già nella disponibilità effettiva di una sede fisica dove realizzare il programma di investimenti, a condizione, però, che chi propone il progetto abbia già individuato l’immobile e accluda alla stessa domanda di accesso alle agevolazioni un’apposita dichiarazione del titolare dello stabile sulla effettiva disponibilità a concederlo in uso.

Il bando FainSicilia

Il bando FainSicilia, ancora, per quanto riguarda la disciplina del cumulo degli aiuti per le imprese uniche in regime “de minimis”, andrà a prendere a riferimento la nuova soglia massima di 300 mila euro, prevista dal regolamento dell’Unione europea n. 2023/2831. Tanti punti che sono dirimenti per molte imprese che sono interessate all’avviso, che prevede contributi a fondo perduto, per un massimo del 90% dell’importo del progetto. Possono accedere a FaInSicilia i giovani tra i 18 e i 46 anni, e donne di qualsiasi età attive nella piccola e media impresa.

Se si tratta di società, queste dovranno essere composte al 51% o da donne di qualsiasi età o giovani entro i 46 anni, residenti in Sicilia o che vi trasferiscano la residenza entro 60 giorni, che diventano 120 per i residenti all’estero, dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni dell’avviso. Possono partecipare società di nuova costituzione ma anche aziende che già esistono e risultano attive da non più di 36 mesi.

Il bando prevede due passaggi: una fase di pre-iscrizione, dal 16 gennaio al 19 febbraio prossimi, e una di invio della domanda dal 20 al 27 febbraio. Al centro, progetti pensati per industria e artigianato, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, fornitura di servizi alle imprese e alle persone compresi commercio e franchising, ricettività e servizi complementari al turismo, cultura e valorizzazione o fruizione del patrimonio ambientale e paesaggistico, realizzazione di prodotti e servizi per l’innovazione sociale. Il fondo è di 26 milioni di euro per investimenti da 50 mila euro a 300 mila euro.

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