Ferragosto 2023 in Sicilia, dopo i disagi non tutto è perduto

Ferragosto 2023, il turismo nell’estate “nera” della Sicilia tra mete “sold out” e disagi

Filippo Calascibetta

Ferragosto 2023, il turismo nell’estate “nera” della Sicilia tra mete “sold out” e disagi

Filippo Calascibetta  |
martedì 15 Agosto 2023

Il Ferragosto 2023 in Sicilia fornisce ad alcune strutture alberghiere un respiro per il turismo dopo i numerosi disagi: la situazione

La Sicilia è martoriata e ancora si porta addosso le ferite dei numerosi danni, disagi subìti nelle settimane precedenti. Prima partendo dal grave incendio scoppiato all’aeroporto di Catania con voli dirottati in altri aeroporti sul territorio, Palermo, Trapani e Comiso; il Fontanarossa che non riesce a garantire, per ovvie ragioni, tutti i servizi a seguito dell’incendio di cui ancora sono da accertare le cause e gli approfondimenti sarebbero in corso. Successivamente, gli incendi soprattutto nelle due giornate nere per l’Isola, ovverosia il 24 e 25 luglio, quasi tutte le province sono state dilaniate: da Palermo, Catania appunto e altre. Ciò ha portato inevitabilmente anche dei danni al turismo, uno dei settori principali della Sicilia, con per esempio alcune disdette di prenotazioni presso strutture alberghiere.

Ecco la situazione in questo “caldo” – metaforicamente e letteralmente – Ferragosto 2023, con i dati disponibili e i pareri di chi regge le redini del turismo in un periodo complesso:

La situazione nell’inizio della settimana di Ferragosto

Alcuni hotel o altre strutture ricettive sparse in Sicilia pare abbiano recuperato i primi danni subiti a causa degli incendi e dei disagi dell’aeroporto. Tuttavia, oggi, ancora una cattiva notizia sia per gli albergatori sia per i turisti per via dell’ennesimo disagio all’aeroporto Fontanarossa di Catania dovuto questa volta ad una calamità naturale: l’eruzione dell’Etna.

Molti voli sono stati dirottati sugli altri aeroporti siciliani e quindi ancora difficoltà per i turisti che vanno in vacanza in Sicilia per godere di serenità e del patrimonio mozzafiato, ma episodi del genere non aiutano affatto.

Le stime di Confcommercio

Secondo alcuni dati di Confcommercio pubblicati alcuni giorni mostrano la Sicilia tra le Regioni d’Italia più scelte dai turisti italiani per le vacanze estive: “Al mare, in Italia, con amici o parenti, in hotel o in seconde case, alla ricerca di divertimento e relax: queste le vacanze programmate da circa 14 milioni di italiani per la settimana di Ferragosto, nella quale spenderanno circa 7 miliardi di euro. 8 su 10 vacanzieri resteranno in Italia, nel 36% dei casi vicino a casa o comunque all’interno della regione di residenza. In ogni caso, Ferragosto vuole dire mare – per quasi il 50% dei nostri connazionali – o montagna, scelta da poco più del 20%. Lo confermano anche le regioni più gettonate in Italia, con Liguria, Trentino Alto Adige, Calabria, Campania, Puglia ed Emilia Romagna ai primi posti, cui seguono Sardegna e Sicilia. Città d’arte e piccoli borghi realizzano insieme il 10% delle preferenze e bisogna sommare mete in campagna, lago e in luoghi immersi nella natura per aggiungere un ulteriore 17%”, parte del contenuto della nota diffusa da Confcommercio in collaborazione con Swg.

Gli alberghi da Palermo a Siracusa

Per comprendere in linea generale come procede l’afflusso del turismo in Sicilia, il QdS.it ha sentito alcune strutture alberghiere, quasi tutte 3 stelle o, al massimo, 4, ma comunque per fascia di prezzo molto vicine se non uguali.

Dal capoluogo siciliano arrivano ottime notizie: “L’andamento fino ad ora è abbastanza positivo, abbiamo il tutto esaurito, su 15 camere disponibili tutte e 15 prenotate. Come tipo di turisti la maggior parte sono stranieri, per fornire dei numeri esatti che ho a disposizione sullo stesso numero di camere, 11 sono usufruite da stranieri, invece, soltanto 4 da italiani. Gli incendi del 24 e del 25 luglio ci hanno penalizzato un pochino, ma fortunatamente non troppo, abbiamo ricevuto giusto un paio o un massimo di tre disdette e nulla di più. Il disagio dell’aeroporto di Catania ci ha fatto registrare un aumento di prenotazioni perché molti voli sono stati dirottati su Palermo quindi le persone prenotavano qui. Registriamo un andamento positivo per tutta questa settimana e per dopo Ferragosto, fino a settembre siamo strapieni. L’80% delle camere è sempre venduto per ora”.

Da Catania, città che risente più dei disagi di cui sopra, secondo un albergo situato nel cuore della città la situazione è la seguente: “Nelle ultime tre settimane – riferisce un addetto ai lavori – abbiamo avuto un 30% di disdette. Un’eccezione, perché stava andando tutto benissimo, l’incendio in aeroporto ci ha penalizzati. Ma abbiamo in gran parte recuperato con le prenotazioni di questa settimana, noi temevamo il peggio”. Nella città etnea tra italiani e stranieri non vi è una grande differenza in numeri “Bilanciati, metà italiani e metà dall’estero. Per quest’ultimi molte prenotazioni da persone che vengono da sole e fanno diverse tappe in giro per la Sicilia. Siamo sold out, su 16 camere tutte prenotate.

Sul territorio di Taormina dopo aver contattato quattro hotel, la maggior parte erano molto impegnati nel fare check-in, quindi si intuisce una buona affluenza, ma alcuni facevano i conti con le numerose chiamate che arrivavano per via della chiusura dell’aeroporto Fontanarossa a causa dell’eruzione dell’Etna.

Infine, Siracusa pare sia la città che sta subendo più danni, secondo il gestore di una struttura alberghiera, precisamente un agriturismo “La stagione è bruciata fino a ottobre – afferma con rabbia e amarezza -. Adesso, per le previsioni che avevamo con l’inizio della stagione che era partita benissimo da aprile-maggio, dobbiamo fare i conti anche con le assunzioni che avevamo portato a termine, ma con le tante disdette ci ritroviamo ad affrontare costi che non vengono coperti. Noi lavoriamo molto con gli stranieri, per ora abbiamo solo italiani nella struttura, non c’è più nessuno. L’aeroporto di Catania è un casino, una cosa che fa ridere i polli. Organizzazione zero”.

L’iniziativa della Regione per il Ferragosto

I musei, i parchi archeologici e tutti i luoghi della cultura della Regione Siciliana resteranno aperti lunedì 14 e martedì 15 agosto. Lo ha deciso l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, in linea con le disposizioni del ministero della Cultura.

“Sono iniziative che fanno bene alla nostra terra – dice l’assessore Francesco Paolo Scarpinato –. Un’occasione unica per scoprire il nostro patrimonio storico e artistico e per apprezzare tutti i tesori che la nostra regione custodisce, oltre al mare e alle bellezze naturalistiche di cui l’Isola è costellata”.

Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura e secondo le modalità di fruizione stabilite dalle singole strutture, inclusa la prenotazione dove prevista. Si sottolinea che quelle del 14 e 15 agosto non sono aperture gratuite.

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