Il fico d’India è minacciato dalla cocciniglia - QdS

Il fico d’India è minacciato dalla cocciniglia

Michele Giuliano

Il fico d’India è minacciato dalla cocciniglia

venerdì 22 Luglio 2022

Uno dei “simboli” dell’Isola è in pericolo: il parassita è talmente pericoloso da distruggere intere piante e creare funghi. Il servizio fitosanitario regionale ha avviato una serie di controlli

PALERMO – Il fico d’India, simbolo della Sicilia, presente nell’immaginario in tutto il mondo quando si parla dell’Isola, è minacciato dalla cocciniglia. Una particolare variante, chiamata Dactylopius Opuntiae (Cockerell), è provvista di un apparato boccale pungente-succhiante col quale aspira la linfa dai fasci vascolari del floema.

Le punture di alimentazione determinano aree giallastre che poi degenerano nella necrosi dei tessuti della pianta. I frutti possono cadere e l’intera pianta può subire un generale deperimento, fino a disseccare completamente.

L’infestazione, inoltre, determinando l’indebolimento delle piante, favorisce le infezioni di agenti patogeni (funghi e batteri) che rendono ancora più difficile qualunque tentativo di recupero.

Il servizio fitosanitario ha quindi deciso di giocare di anticipo, vista la potenziale pericolosità di questo organismo per la coltura del fico d’India: è stato deciso di procedere all’adozione del programma di prevenzione dell’introduzione e diffusione della cocciniglia Dactylopius opuntiae (Cockerell), attualmente non ancora segnalata in Sicilia.

Sarà lo stesso servizio fitosanitario regionale ad occuparsi delle azioni di monitoraggio, controllo, informazione e divulgazione previste dal piano. Considerata l’ampia diffusione in Sicilia delle piante del genere Opuntia, sarà necessario effettuare una indagine sul territorio regionale per escludere la presenza della cocciniglia, monitorando sia le aree agricole, sia le aree verdi urbane. I controlli ufficiali riguarderanno le aziende specializzate che ricadono nei principali areali di coltivazione del fico d’India, i vivai che coltivano piante ornamentali del genere Opuntia e i rivenditori.

Di converso, è fondamentale che chiunque venga a conoscenza della presenza effettiva o sospetta della cocciniglia Dactylopius opuntiae (Cockerell), è obbligato a darne immediata comunicazione al Sfr. Perché ciò avvenga, l’informazione rivolta ai portatori di interesse, riguardo alla possibile introduzione di nuovi organismi nocivi per il territorio, deve essere curata con attenzione, per agevolare il lavoro di indagine del Sfr e segnalare precocemente le possibili introduzioni del fitofago.

A tal scopo, è stata prevista la redazione di una scheda divulgativa di riconoscimento della cocciniglia da pubblicare nel sito del Sfr e inviare telematicamente alle sedi delle organizzazioni di produttori di fico d’India, ai magazzini di commercializzazione, agli ordini professionali, alle organizzazioni degli agricoltori, ai vivaisti e a tutti gli operatori del settore.

Saranno anche organizzati incontri con i produttori ed i tecnici di filiera per informarli del rischio di introduzione di Dactylopius opuntiae; il potenziale problema legato alla Dactylopius opuntiae sarà introdotto nel programma di lezioni dei corsi di formazione/aggiornamento per utilizzatori di prodotti fitosanitari e per i consulenti.

Questi insetti sono caratterizzati, nel genere femminile, da una forma ovale e di colore bruno rossiccio, ricoperte da filamenti di cera bianca simile a cotone, che diventano più densi man mano che gli individui maturano; questo rivestimento protegge la cocciniglia dalle condizioni climatiche avverse e dai predatori.

La Dactylopius opuntiae può avere un forte impatto negativo sia sulla produzione di frutti di fico d’India per il consumo fresco, che su quella dei cladodi destinati all’alimentazione del bestiame. I dati relativi ai danni causati dalla cocciniglia in Brasile e in Marocco sono infatti molto preoccupanti.

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