Formazione professionale in Sicilia, la Regione rimescola tutto

Formazione professionale in Sicilia, la Regione rimescola tutto: quasi 80 milioni in ballo

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Formazione professionale in Sicilia, la Regione rimescola tutto: quasi 80 milioni in ballo

Michele Giuliano  |
mercoledì 20 Dicembre 2023

Parte fase sperimentale per i profili formativi da finanziare agli enti: ecco le novità del bando regionale.

È il momento di avviare il nuovo bando della formazione professionale in Sicilia. Una novità importante, rispetto al passato: la Regione cerca di mantenere il controllo sulla distribuzione dei corsi sulle diverse aree professionali, tanto da suddividere a priori la cifra disponibile. Un tentativo di indirizzare gli enti e gli iscritti verso quella tipologia di figure professionali maggiormente ricercate dal mercato. Un tentativo non del tutto riuscito, considerato che ai famigerati servizi alla persona, tra cui gli operatori del benessere, gli acconciatori, o gli operatori socio assistenziali, sfornati in grande quantità dai corsi di formazione negli anni passati, è andata anche questa volta una importante fetta dell’importo totale.

L’intero importo è stato così distribuito su 7 aree professionali, e poi per provincia.

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Formazione professionale in Sicilia, attenzione agli “introvabili”

Su un totale di circa 80 milioni di euro, ai servizi alla persona andranno poco meno di 7 milioni e mezzo di euro, il 9,38% del totale. All’agroalimentare, invece, andrà soltanto il 3,86%, per un importo di 3 milioni di euro. Sale di poco la percentuale destinata alla cultura, informazione e tecnologie informatiche, che con 4 milioni e 300mila euro arriva al 5,39%. Pochissimo, invece, è destinato al settore manifatturiero e artigianato: appena un milione e mezzo di euro, l’1,91% del totale. Le cifre più importanti, invece, si vanno a suddividere sulle restanti tre aree: meccanica impianti e costruzioni, a cui sono destinati 18 milioni di euro, il 22,50% del totale; servizi commerciali, che si accaparra il 37,35% del totale, quasi 30 milioni di euro, e il turismo e sport, che con oltre 15 milioni e mezzo di euro si aggiudica il 19,63% del totale.

Una rivoluzione rispetto ai bandi passati

La distribuzione attuale è riportata nella revisione dell’allegato 2 dell’avviso 7/2023, a seguito, come si legge nel decreto, “di incontri tecnici, per i quali si ritiene opportuno non escludere alcune aree professionali in varie province in modo da potere soddisfare eventuali fabbisogni occupazionali non censiti dalla banca dati Excelsior”. Inoltre, si è ritenuto “opportuno dovere procedere, per la prima finestra e per le caratteristiche sperimentali dell’Avviso, a una rideterminazione della dotazione finanziaria legata alla fase di presentazione delle Istanze di inserimento di percorsi formativi a Catalogo”.

In tutto, sarà possibile ottenere la qualifica professionale per 227 profili: 23 nel settore servizi alla persona, 20 nell’agroalimentare, 47 per cultura, informazione e tecnologie informatiche, 38 per manifatturiera e artigianato, 60 per meccanica, impianti e costruzioni, 31 per l’area commerciale e 8 per il turismo e lo sport.

Un bando rivolto ai disoccupati, inoccupati e inattivi

L’avviso 7/2023 è destinato a persone non occupate, pertanto ai disoccupati, inoccupati e inattivi. I destinatari devono essere residenti o domiciliati in Sicilia, in età lavorativa. Possono partecipare ai programmi di formazione anche i minorenni, purché abbiano assolto il previsto obbligo di istruzione. Il titolo di studio richiesto varia in base alla tipologia di percorso formativo scelto. Agli allievi che abbiano frequentato e ore di frequenza minima complessivamente previste dal percorso, sarà data un’indennità di frequenza giornaliera di 5 euro.

Immagine di repertorio

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