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Strage Altavilla, parla il fratello di Barreca: “Manipolato, era una brava persona”

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Strage Altavilla, parla il fratello di Barreca: “Manipolato, era una brava persona”

Redazione  |
sabato 24 Febbraio 2024

Le parole del fratello del muratore 54enne, indagato per la morte della moglie e di due dei tre figli, durante la trasmissione "Quarto Grado".

Il fratello di Giovanni Barreca, il muratore 54enne accusato della strage familiare di Altavilla Milicia (PA), è convinto che l’uomo sia stato “manipolato“.

Ecco le sue dichiarazioni alla trasmissione “Quarto grado”.

Il fratello di Barreca a “Quarto Grado” dopo la strage di Altavilla

Pare che Barreca e il fratello non si vedessero da 4 anni. Nessun litigio, semplicemente una lontananza geografica. “Ogni tanto ci sentivamo. L’ultima volta l’ho sentito di domenica (il 4 febbraio, ndr), quando mio fratello andava da mia mamma per farcela vedere in videochiamata su Zoom. Ed era normalissimo quel giorno”.

Nulla, quindi, avrebbe fatto intuire all’uomo che qualcosa non andava. Né le torture e gli orrori che si sarebbero verificati nella villetta dei Barreca e che avrebbero portato alla morte di Antonella Salamone e dei figli Kevin ed Emanuel, di 16 e 5 anni, rispettivamente moglie e figli del muratore 54enne.

Il fratello di Barreca, intervistato dalla trasmissione “Quarto Grado“, dice di lui: “Era un tipo bravo, non era cattivo. Era socievole con tutti. Non so poi se, ultimamente, con la religione che professava, sia diventato più scontroso. Era un po’ accanito con la sua religione, ma non potevo immaginare una tragedia simile. Sono cresciuto con mio fratello ed era bravissimo. Sto male perché sono morti dei bambini, è morta mia cognata e si è distrutta una famiglia che era felice”.

Il fratello di Barreca: “Lo hanno manipolato”

Secondo l’uomo, il fratello – indagato per omicidio plurimo e occultamento di cadavere – sarebbe stato manipolato.

“Si vede che qualcuno l’ha manipolato. Mio fratello era tutto per la famiglia, è assurdo che abbia fatto del male alla moglie e ai figli”, dice sconvolto dal dolore. Dei presunti complici – Sabrina Fina e Massimo Carandente – afferma: “Io li ho visti per la prima volta in TV, di loro non so niente”.

L’uomo conferma anche che non andrà a trovare il fratello in carcere: “Mi dispiace, ma è giusto che la giustizia faccia quello che deve fare. Sono morti dei bambini e non è una cosa bella”.

La versione dei complici

Nelle scorse ore i presunti complici di Giovanni Barreca avrebbero detto di voler presentare la loro versione dei fatti agli inquirenti. Secondo quanto emerso da un audio, i due avrebbero alimentato il fanatismo religioso di Barreca e avrebbero organizzato un “incontro di preghiera” per liberare la casa dei Barreca dal demonio. Tuttavia, i due coniugi palermitani avrebbero negato il coinvolgimento dei delitti e anche la loro stessa presenza nell’abitazione al momento del triplice omicidio.

La confessione della figlia 17enne di Barreca

La figlia 17enne di Barreca sopravvissuta alla strage di Altavilla Milicia è accusata di concorso in omicidio e occultamento di cadavere. Avrebbe confessato il suo “pieno coinvolgimento” in quanto accaduto e avrebbe fornito anche dettagli utili agli inquirenti per ricostruire l’accaduto. A quanto pare, la ragazza era convinta – come il padre – che i fratelli e la madre fossero “posseduti dal diavolo“. Avrebbe parlato delle torture subìte dalle vittime e confermato il coinvolgimento nell’accaduto dei coniugi Fina-Carandente.

Immagine di Adnkronos

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