Garante, decreto riaperture e pass vaccinali violano la privacy - QdS

Garante, decreto riaperture e pass vaccinali violano la privacy

web-dr

Garante, decreto riaperture e pass vaccinali violano la privacy

web-dr |
venerdì 23 Aprile 2021

L’indicazione del Garante per la protezione dei dati personali contenuta in un avvertimento formale appena trasmesso a tutti i ministeri e agli altri soggetti coinvolti.

La norma appena approvata per la creazione e la gestione delle “certificazioni verdi”, i cosiddetti pass vaccinali, presenta criticità tali da inficiare, se non opportunamente modificata, la validità e il funzionamento del sistema previsto per la riapertura degli spostamenti durante la pandemia. È quindi necessario un intervento urgente a tutela dei diritti e delle libertà delle persone.

Questa l’indicazione del Garante per la protezione dei dati personali contenuta in un avvertimento formale, adottato ai sensi del Regolamento Ue, appena trasmesso a tutti i ministeri e agli altri soggetti coinvolti. Il provvedimento è stato inviato anche al Presidente del Consiglio dei ministri, per le valutazioni di competenza.

Il Garante osserva innanzitutto che il cosiddetto “decreto riaperture” non garantisce una base normativa idonea per l’introduzione e l’utilizzo dei certificati verdi su scala nazionale, ed è gravemente incompleto in materia di protezione dei dati, privo di una valutazione dei possibili rischi su larga scala per i diritti e le libertà personali.

In contrasto
con quanto previsto dal Regolamento europeo in materia di protezione dei dati
personali, il decreto non definisce con precisione le finalità per il
trattamento dei dati sulla salute degli italiani, lasciando spazio a molteplici
e imprevedibili utilizzi futuri, in potenziale disallineamento anche con
analoghe iniziative europee. Non viene specificato chi è il titolare del
trattamento dei dati, in violazione del principio di trasparenza, rendendo così
difficile se non impossibile l’esercizio dei diritti degli interessati: ad
esempio, in caso di informazioni non corrette contenute nelle certificazioni
verdi.

La norma
prevede inoltre un utilizzo eccessivo di dati sui certificati da esibire in
caso di controllo, in violazione del principio di minimizzazione. Per garantire,
ad esempio, la validità temporale della certificazione, sarebbe stato
sufficiente prevedere un modulo che riportasse la sola data di scadenza del
green pass, invece che utilizzare modelli differenti per chi si è
precedentemente ammalato di Covid o ha effettuato la vaccinazione. Il sistema
attualmente proposto, soprattutto nella fase transitoria, rischia, tra l’altro,
di contenere dati inesatti o non aggiornati con gravi effetti sulla libertà di
spostamento individuale. Non sono infine previsti tempi di conservazione dei
dati né misure adeguate per garantire la loro integrità e riservatezza.

Il Garante rimarca,
infine, che le gravi criticità rilevate si sarebbero potute risolvere
preventivamente e in tempi rapidissimi se, come previsto dalla normativa
europea e italiana, i soggetti coinvolti nella definizione del decreto legge
avessero avviato la necessaria interlocuzione con l’Autorità, richiedendo il
previsto parere, senza rinviare a successivi approfondimenti.

L’Autorità ha comunque offerto al Governo la propria collaborazione per
affrontare e superare le criticità rilevate.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017