A Gela sala di ascolto protetto per le vittime di violenza - QdS

A Gela sala di ascolto protetto per le vittime di violenza

redazione

A Gela sala di ascolto protetto per le vittime di violenza

sabato 25 Novembre 2023

Il questore Agnello ha inaugurato nel Commissariato di Gela la struttura realizzata in collaborazione tra Polizia di Stato e Soroptimist international gelese all’interno del progetto “Una stanza tutta per sé”

GELA (CL) – Il questore di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello ha inaugurato nei giorni scorsi, all’interno del Commissariato di Pubblica sicurezza gelese, diretto dal primo dirigente della Polizia di Stato Felice Puzzo, una sala ascolto protetto dedicata alle vittime di violenze.

Il progetto “Una stanza tutta per sé” è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Polizia di Stato e l’Associazione Soroptimist international Italia, club di Gela, associazione mondiale di donne impegnate in attività professionali e manageriali, che si esprimono come voce universale per il mondo femminile attraverso la presa di coscienza, il sostegno e l’azione.

Uno spazio protetto per le vittime di violenza

L’iniziativa permetterà di creare uno spazio protetto per l’ascolto delle vittime, secondo le linee guida descritte nelle convenzioni internazionali e per l’espletamento delle attività richieste dalle norme del cosiddetto Codice Rosso. La legge in questione (69/2019), si propone di rafforzare la tutela delle vittime di maltrattamento, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni, connessi a contesti familiari o nell’ambito di relazione di convivenza (violenza domestica e di genere). Il Codice rosso ha quindi introdotto importanti modifiche al diritto sostanziale (Codice penale), processuale (Codice di procedura penale) e ad altre disposizioni normative, intervenendo su un catalogo di reati in materia di violenza domestica e di genere, con il preciso fine di velocizzare l’instaurazione dei procedimenti penali e, conseguentemente, accelerare l’eventuale adozione di provvedimenti a protezione delle vittime di tali reati.

“La realizzazione di un ambiente protetto – hanno sottolineato dalla Questura – si rende utile per sollecitare le vittime di violenze e abusi a denunciare alle Forze dell’Ordine o all’Autorità giudiziaria quanto subito, al fine di consentire un intervento tempestivo volto soprattutto a impedire conseguenze drammatiche”.

Il taglio del nastro della struttura gelese è avvenuto alla presenza di numerose autorità civili e militari, tra le quali anche il sindaco di Gela Lucio Greco, il presidente del Tribunale Roberto Riggio e il procuratore della Repubblica di Gela Lucia Musti. Hanno preso parte all’inaugurazione anche i rappresentanti dei Centri antiviolenza che operano sul territorio a favore di tutti coloro che subiscono forme di violenza.

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