Geraci Siculo, una nuova vita per i ragazzi detenuti - QdS

Geraci Siculo, una nuova vita per i ragazzi detenuti

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Geraci Siculo, una nuova vita per i ragazzi detenuti

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sabato 06 Novembre 2021

Una nuova vita per i detenuti minorenni, a Geraci il progetto di reinserimento in comunità Convenzione firmata con la società che si occupa del servizio di igiene ambientale

Permettere un completo reinserimento nella società. Questo è l’obiettivo della convenzione firmata oggi tra la cooperativa sociale Primavera di Geraci Siculo, la società “Ama rifiuto è risorsa” di Castellana Sicula, il centro per la giustizia minorile per la Sicilia e il comune di Geraci Siculo.

Da tempo, ormai, la cooperativa sociale Primavera a Geraci ospita sei ragazzi “in esecuzione di misure penali esterne”. Si tratta di quei soggetti premiati dal giudice con una seconda possibilità: piuttosto che il carcere, li trasferisce all’interno di queste comunità, dove potranno essere impegnati in varie attività lavorative. A Geraci i ragazzi si occupano della gestione di un’azienda agricola e zootecnica, coltivando quindi frutta e verdura e pascolando gli animali.

La convenzione di oggi ha voluto coinvolgere in questa attività anche la società “Ama” che si occupa sulle Madonie del servizio di raccolta dei rifiuti e della differenziata. Due giovani saranno inseriti all’interno delle squadre e affiancheranno gli operai che si occupano nel borgo madonita delle attività di spazzamento e raccolta dei rifiuti dopo un necessario periodo di formazione (oltre a un’apposita assicurazione per gli infortuni sul lavoro). Ai giovani sarà riconosciuto un gettone di presenza.

“Ritengo che sia un fondamentale percorso di reinserimento sociale – dice il sindaco di Geraci Siculo Luigi Iuppa – Tocca adesso alla nostra comunità mostrare tutta la sensibilità possibile verso questi ragazzi che, è vero, hanno commesso degli errori, ma che stanno facendo di tutto per rimettersi sulla giusta via. Geraci Siculo ha sempre mostrato la sua solidarietà sociale. Lo abbiamo visto nel periodo della pandemia. Ora dobbiamo accompagnare questi giovani verso la loro rinascita”.

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