"Siamo in guerra" Israele dopo la pioggia di missili da Gaza

“Siamo in guerra”, lo ha detto il presidente di Israele dopo la pioggia di missili da Gaza: i feriti, le vittime

Filippo Calascibetta

“Siamo in guerra”, lo ha detto il presidente di Israele dopo la pioggia di missili da Gaza: i feriti, le vittime

Redazione  |
sabato 07 Ottobre 2023

Stamani Israele è stato attaccato con diversi missili, Hamas è responsabile dell'attacco. Il presidente Netanyahu ha detto: "Siamo in guerra"

Pioggia di razzi nelle ultime ore dalla Striscia di Gaza in direzione di Israele, dove in varie città sono suonate le sirene di allarme. Secondo il Jerusalem Post la raffica di razzi ha colpito le zone centrali e meridionali di Israele e, riferisce il sito del giornale citando il servizio di soccorso Magen David Adom, almeno un razzo ha centrato un edificio nel consiglio regionale di Gederot, dove è morta una donna di 70 anni. Sempre qui è rimasto ferito un uomo di 52 anni. A Yavne è rimasto ferito un 20enne.

“Terroristi si sono infiltrati in Israele da Gaza. Agli abitanti nell’area è stato chiesto di rimanere nelle loro case”. È quanto si legge in un messaggio delle forze israeliane (Idf) diffuso sul social X. Le sirene di allarme sono scattate anche a Gerusalemme e nelle zone limitrofe di Israele, nel mirino di un raffica di razzi lanciati dalla Striscia di Gaza. Lo hanno fatto sapere le forze israeliane (Idf).

Il contrattacco di Israele verso la Striscia di Gaza

Dopo l’attacco subìto da Israele durante le prime ore del giorno le forze israeliane (Idf) hanno fatto sapere che stavano effettuando raid aerei contro obiettivi nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. Le Idf hanno iniziato a operare nella Striscia di Gaza, riferisce anche il Jerusalem Post dopo la pioggia di razzi lanciati dall’enclave palestinese in direzione di Israele e l’ “infiltrazione di terroristi in Israele da Gaza”.

In Israele inizialmente sono stati registrati almeno un morto e 15 feriti dopo la raffica di razzi lanciati dalla Striscia di Gaza. Il sito di notizie israeliano Ynet riferisce della morte di una donna, 60enne, in un attacco con un razzo lanciato da Gaza che ha colpito Kfar Aviv, vicino ad Ashdod. Il servizio di soccorso Magen David Adom ha riferito di due persone con ferite gravi, sei in condizioni moderate e sette con ferite lievi.

Le responsabilità dell’attacco da Gaza secondo Israele

Israele ha reagito all’operazione militare scatenata da Hamas – considerata da buona parte della comunità internazionale un’organizzazione terroristica – sul suo territorio. Decine di aerei da guerra, ha riferito l’esercito dello Stato ebraico, stanno bombardando in questi minuti obiettivi della fazione islamista palestinese nella Striscia di Gaza.

Nelle ultime ore, decine di aerei da combattimento dell’esercito israeliano hanno colpito 17 compound militari e quattro centri di comando operativi appartenenti a Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato sul social X l’Aeronautica militare israeliana.

Le vittime del contrattacco di Israele su Gaza

È di 161 morti e 931 feriti il bilancio dei raid israeliani condotti sulla Striscia di Gaza in risposta all’attacco massiccio sferrato stamane da Hamas contro lo Stato ebraico. Lo ha reso noto il ministero della Sanità dell’enclave palestinese. I dati però sarebbero cambiati, poiché come riporta Al Jazeera i morti sarebbero quasi 200, solo i palestinesi; mentre gli israeliani rimasti vittime sarebbero circa 40 e altri sarebbero stati presi come ostaggi. I feriti dopo gli attacchi dello Stato ebraico su Gaza sarebbero più di 1.600.

Non solo Hamas

“I terroristi di Hamas hanno dichiarato guerra a Israele”. Lo afferma il ministero degli Esteri d’Israele, sottolineando come dietro vi sia l’Iran e come l’attacco sia “un doppio crimine di guerra”, in quanto si spara contro dei civili e si usano “i residenti della Striscia di Gaza come scudi umani”.

“I terroristi di Hamas hanno dichiarato guerra a Israele, con lancio indiscriminato di missili e razzi contro i civili nel sud del Paese, a Tel Aviv e Gerusalemme, e con terroristi infiltratisi nei centri abitati del sud per uccidere famiglie e civili inermi”, nota il ministero, evidenziando i punti salienti dell’attacco. “Le organizzazioni terroristiche – viene fatto notare – sono una diramazione del regime degli Ayatollah dell’Iran, che promuove intensamente l’attività terroristica in Israele e contro obiettivi israeliani ed ebraici in tutto il mondo”.

Inoltre, l’attacco “dimostra ancora una volta” che “Hamas non è interessato all’incolumità e al benessere dei cittadini della Striscia di Gaza, e vede invece in essi delle pedine per i suoi sforzi volti a colpire i cittadini di Israele”. “Le organizzazioni terroristiche operano consapevolmente all’interno della popolazione civile, commettendo un doppio crimine di guerra: sparare indiscriminatamente contro i civili, usando i residenti della Striscia di Gaza come scudi umani”, rimarca il ministero, puntualizzando che “non sono gli abitanti della Striscia di Gaza i nemici di Israele, ma le organizzazioni terroristiche che operano consapevolmente e deliberatamente all’interno delle concentrazioni di popolazione e in prossimità di edifici e istituzioni umanitarie, e ne fanno un uso cinico”.

“Hamas è sovrano nella Striscia di Gaza ed è dietro questo attacco, pertanto si assumerà le conseguenze e la responsabilità degli eventi. Israele esigerà l’intero prezzo dalle organizzazioni terroristiche e proteggerà i propri cittadini in ogni modo”, fa sapere il ministero degli Esteri.

Le parole del presidente di Israele Netanyahu

Durante una conferenza stampa, che si è svolta circa due ore fa, diffusa su social come X, il presidente di Israele Benjamin Netanyahu ha dichiarato: “Da questa mattina lo Stato di Israele è in guerra. Il nostro primo obiettivo è ripulire il nostro territorio da terroristi ostili infiltrati e riportare l’ordine e la serenità alle comunità che sono state attaccate”.

“Il secondo obiettivo, allo stesso tempo, è far pagare al nemico un prezzo immenso al nemico anche a Gaza. Il terzo obiettivo è rafforzare gli altri fronti così che nessuno si possa erroneamente unire alla guerra. Noi siamo in guerra. In guerra bisogna essere a un livello alto. Mi appello a tutti i cittadini di Israele nel rimanere uniti in modo da raggiungere il nostro più importante obiettivo: la vittoria della guerra”.

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