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Guerra Russia-Ucraina, perchè ancora esercitazioni nei mari in Sicilia

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Guerra Russia-Ucraina, perchè ancora esercitazioni nei mari in Sicilia

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venerdì 18 Febbraio 2022

L’Italia assicura il supporto logistico della base navale di Augusta e della base aerea dell’Aeronautica militare di Sigonella a Catania

Continuano le esercitazioni militari alle porte della Sicilia. La Marina Militare prenderà parte all’esercitazione con la fregata Margottini, che è anche flagship della Snmg2, la fregata Carabiniere, il sommergibile Salvatore Todaro e gli elicotteri del III Gruppo Elicotteri di base nella Stazione Elicotteri di Catania (Maristaeli Catania). Inoltre l’Italia assicura il supporto logistico della base navale di Augusta e della base aerea dell’Aeronautica militare di Sigonella a Catania.

Ci cosa si tratta

La Dynamic Manta è una delle esercitazioni di maggior rilievo della Nato, volta a garantire, spiega la marina militare, «l’interoperabilità costante tra forze aeree, di superficie e subacquee nella lotta anti-sommergibile. Mediante la presenza di scenari addestrativi a difficoltà crescente, che vanno dalla bassa all’elevata complessità, l’esercitazione permette di istituire un coordinamento delle operazioni tra forze armate appartenenti a paesi diversi e operanti in un contesto multi-minaccia. Inoltre permette alla Nato la possibilità di valutare e sviluppare nuove tattiche anti-sommergibile.

 Già denominata Dog Fish, poi Proud Manta, l’esercitazione, nella sua attuale veste, viene pianificata annualmente dal 2013 «e non è legata – viene specificato – all’attuale situazione nell’Europa orientale».

La situazione Russia – Ucraina

Forte esplosione a Donetsk, nella regione separatista filorussa del Donbass, nell’Ucraina orientale. Secondo un portavoce della Milizia del popolo filorussa l’esplosione è stata provocata da un’autobomba. Il veicolo – una jeep Uaz – è esploso alle 19 ora locale in un parcheggio all’esterno dell’edificio che ospita la sede del governo dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk. Secondo alcuni media l’auto apparteneva al leader della Milizia del popolo Denis Sinenkov, che non sarebbe stato coinvolto nell’esplosione.

Secondo funzionari ucraini e americani citati dalla Cnn, l’esplosione è stata una ‘false flag operation’, un’operazione condotta in modo da far ricadere la responsabilità su altri, progettata per alimentare le tensioni nell’area. Il video dell’attacco mostra un incendio in un parcheggio e un veicolo militare gravemente danneggiato. “Pensiamo che si tratti di una messa in scena e una provocazione”, ha detto a Galileus Web Anton Gerashchenko, consigliere del ministro dell’Interno ucraino.

Da parte sua il leader dell’autoproclamata repubblica filorussa di Donetsk, Denis Pushilin, ha avvertito che la situazione nel Donbass sta andando verso la ‘guerra totale’. Alla domanda della tv russa Rossiya 24 se siamo a quel punti, Pushilin ha risposto: “Sfortunatamente sì. In qualsiasi momento può semplicemente iniziare un’offensiva su larga scala. Tutto è assolutamente pronto per questo”.

Putin: “La situazione degenera”

Proprio oggi Vladimir Putin ha denunciato un “aggravarsi della situazione nell’est dell’Ucraina”. A causa delle azioni di Kiev, ha affermato il presidente della Federazione russa, “si è verificato un aggravarsi della situazione nel Donbass“.

Nella sua conferenza stampa a Mosca, il presidente russo in particolare ha denunciato “sistematiche e massicce violazioni dei diritti umani” nella regione del Donbass e “discriminazioni della popolazione russofona” in Ucraina. La minaccia di nuove sanzioni occidentali viola gravemente il diritto internazionale e il paese “dovrà rafforzarsi dall’interno” per contrastarne l’effetto, ha poi aggiunto. “Si tratta di pressioni attraverso le sanzioni, è assolutamente illegale, un’importante violazione del diritto internazionale cui quelli che ne parlano ora sono interessati solo se è di beneficio a loro. E quando non conviene loro allora si dimenticano di tutte le norme del diritto internazionale”, ha ribadito. “L’unico modo per superare questo stato delle cose è rafforzarci dall’interno”.

Poche ore prima le autorità della repubblica separatista Donetsk avevano inviato ai residenti un sms contenente le istruzioni per l’evecuazioe. Nel messaggio viene invitata la popolazione a non farsi prendere dal panico e a recarsi nei vari centri di evacuazione muniti di documenti, beni di prima necessità e scorte di cibo e acqua.

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