Il dottor Carmelo Zambianchi è un medico Frontiera. Lui una Frontiera ce l’ha. Si chiama Linosa, isola pelagica, avamposto dell’Europa verso il continente Africano
Il Dott. Carmelo Zambianchi è un medico Frontiera. Lui una Frontiera ce l’ha. Si chiama Linosa, isola pelagica, avamposto dell’Europa verso il continente Africano. Terra di vulcani e capperi, Ficodindia e lenticchie. Abitata da poche persone, 430 abitanti esclusi i Gabbiani e le Berte. Una terra dotata di fascino e campo magnetico.
Fare il medico di Frontiera è certamente più difficile, ti senti isolato dal tuo habitat naturale, i trasporti sono difficili, gli strumenti sono appena sufficienti. Ti devi arrangiare, qui non c’è un aereoporto e i pazienti si rivolgono a te per tutto, e non li puoi mandare in ospedale. Devi saper essere dentista e cardiologo. Se c’è da far nascere un bambino, perché le doglie non aspettano la nave da Porto Empedocle, devi diventare ostetrico e fare nascere la vita ai confini dell’Europa, dove tutto più semplice ma più difficile per i nostri canoni. Servirebbe della telemedicina in quest’isola per dare diagnosi più accurate, ma la transizione digitale è chimera al 35° Parallelo. Ma non solo lì in Sicilia.
Carmelo ha un sorriso rassicurante, già toglie ansia ai pazienti, è cosa buona questa, ha simpatia da vendere, altra formidabile medicina naturale. È un uomo olistico prima di essere un medico.
Ci vuole più coraggio ed abnegazione per fare il medico a Linosa e per questo la Sicilia e l’Italia dovrebbe ringraziare il Dott. Zambianchi.
L’Italia, l’essere italiani, la sua democrazia, fatta di diritti uguali per tutti, si misura sulla Frontiera.
Cosi è se vi pare.