Il Termovalorizzatore dello Stretto - QdS

Il Termovalorizzatore dello Stretto

Antonino Lo Re

Il Termovalorizzatore dello Stretto

Giovanni Pizzo  |
giovedì 03 Agosto 2023

Il dibattito pubblico, il governo regionale, i media stanno ricominciando a parlare dell’uno e dell’altro

In sostanza parliamo di una figura mitologica, simile all’Unicorno, o a Pegaso il cavallo alato, un ircocervo che tiene insieme due imprese ad oggi irrealizzate nell’isola. Il Ponte sullo Stretto ed il Termovalorizzatore. L’idea geniale sarebbe, invece di fare un semplice Ponte, quella di costruirgli sotto un termovalorizzatore a forma di tunnel, da un lato entrano i rifiuti dall’altro l’energia. Si potrebbe sfruttare l’energia delle correnti dello Stretto per farlo funzionare, mettendo sott’acqua delle enormi turbine. Così se dobbiamo fare un Commissario alle opere ne facciamo soltanto uno e risparmiamo. Magari ci mettiamo quel bravo Figliuolo, santo uomo il generale.

Il dibattito pubblico, il governo regionale, i media stanno ricominciando a parlare dell’uno e dell’altro. Tornano su ritualmente come i peperoni, e come il reflusso esofageo sono malattie praticamente incurabili. Possiamo prenderci dei gastroprotettori, soprattutto quando vediamo montagne di rifiuti abbandonati in ogni dove, ma di fatto siamo sempre a zero. Di chiacchere, articoli, come anche questo, ce ne sono a tonnellate. Noi siciliani abbiamo un detto ‘si un po’ accattari, pattìa’. E quindi queste opere, di cui si discute da decenni, altrove vengono fatte, da noi se ne parla. Tanto parlarne non costa nulla, non costano in procedimenti contabili, penali, in disastri economici. Sono parole al vento mandate, non incendiano come lo scirocco, sono parole per i giornali. Ma il governo non aveva già avviato una procedura per i progetti  per i termovalorizzatori, e li aveva approvati? Si, e quindi cosa si deve fare ora? Farne altri ovviamente, con altri iter, criteri, modalità, tricche tracche e barracche. Parlare delle cose è una sorta di esorcismo, affinché il diavolo tentatore allontani questa abiezione del fare da noi. Che poi che serve un Termovalorizzatore? Mica valorizza voti?

Così passiamo il tempo e le nottate, a dà passà a nuttata, anche perché il fare è un peccato mortale, che in Sicilia non ti perdonano. La moglie ti può perdonare le corna, se un mafioso uccide nell’acido un bambino viene perdonato, se pentito. Ma se fai qualcosa che non sia di stretto uso personale o familiare, lì incorri in quei peccati che chiedono  vendetta al cospetto di Dio. Di un Dio siculo ovviamente.

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