Il tram resta al centro della mobilità del futuro - QdS

Il tram resta al centro della mobilità del futuro

Gaspare Ingargiola

Il tram resta al centro della mobilità del futuro

venerdì 07 Luglio 2023


Con un atto d’indirizzo la Giunta Lagalla ha modificato l’ordine di realizzazione delle linee D, E, F e G dando massima priorità alla seconda per il collegamento stadio Barbera-Mondello

PALERMO – Entra nel vivo la cosiddetta “fase due” della costruzione delle nuove linee del tram. Come già accaduto per le linee A, B e C (la “fase uno”), attraverso un atto di indirizzo la Giunta Lagalla ha deciso di modificare l’ordine di realizzazione delle linee D, E, F e G. Massima priorità alla tratta E (suddivisa in E1 ed E2) che sarà lunga 20,8 chilometri e collegherà lo stadio Renzo Barbera a Mondello. L’ultima a essere realizzata sarà invece la tratta D, ossia il prolungamento dell’attuale linea 3 per 9,3 chilometri dalla Stazione centrale a Bonagia (a singolo binario per ogni carreggiata).

La quinta città d’Italia, dunque, continua a investire sui binari ferrati. Soltanto il 23 giugno è stato aggiudicato il bando per la progettazione esecutiva e i lavori delle linee C, B e A. L’Amministrazione comunale ha spiegato in una nota che “la delibera si è resa necessaria alla luce delle stringenti tempistiche per pervenire entro il 31 dicembre 2023 alla conclusione della gara di appalto, anche alla luce delle risorse attualmente disponibili. Nelle settimane scorse, infatti, attraverso interlocuzioni con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile si è stabilito di procedere a una attuazione per lotti, ferma restando l’unitarietà del progetto”.

Dopo la tratta E, toccherà alle tratte F (lunga 9,3 chilometri, collegherà via Duca della Verdura alla Stazione Centrale) e G (lunga 5,5 chilometri, arriverà a Sferracavallo). Sulla tratta E, però, pende un punto interrogativo. In teoria dovrebbe allacciarsi, all’altezza dello stadio, alla futura linea A, che a sua volta prolungherà l’attuale linea 1 dalla Stazione centrale a viale Croce Rossa. Resta però da capire quale sarà il tracciato della linea A, dato che l’Amministrazione Lagalla l’ha messa in fondo alla lista del bando appena aggiudicato all’associazione temporanea di imprese Sis-Caf.

Come noto, la linea A dovrebbe passare da via Roma e via Libertà ma fin dalla campagna elettorale per le Amministrative 2022 lo stop ai binari nel “salotto buono” di Palermo è stato una delle promesse sbandierate dall’attuale maggioranza. Ma se la linea E non è altro che il prolungamento dei binari da viale Croce Rossa a Mondello, come farà la linea A ad arrivare in viale Croce Rossa se non passando da via Libertà? Per il momento, il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore alla Mobilità Maurizio Carta hanno ribadito che “dal nostro insediamento, un anno fa, abbiamo lavorato con gli uffici, con la Regione Siciliana e con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile per aumentare la dotazione finanziaria necessaria al completamento della rete del tram, per rimodulare i tempi di esecuzione dei lavori in modo da non perdere i finanziamenti già ottenuti e per risolvere le criticità che abbiamo riscontrato nel progetto complessivo e nelle impostazioni urbanistiche delle singole tratte”.

Il riferimento (evidente) è, per l’appunto, alla famosa linea A: “Dopo aver rimodulato le priorità della prima fase, mandando in gara subito la tratta C che unisce il campus universitario di viale delle Scienze, i poli ospedalieri del Policlinico e dell’Ospedale Civico e la Stazione centrale (gara aggiudicata pochi giorni fa) e chiedendo un necessario approfondimento tecnico per la tratta A, quella lungo via Libertà e via Roma, per minimizzare l’impatto sui tessuti storici e monumentali, con questo atto di indirizzo la Giunta ridefinisce le priorità anche per la fase 2, privilegiando la tratta E che permette il collegamento con Mondello e che consentirà di ridurre drasticamente il traffico veicolare nella borgata balneare incentivando il completamento della pedonalizzazione del lungomare. La tratta D, quella che connette Bonagia alla Stazione Centrale, viene messa come ultima priorità poiché l’attraversamento del fiume Oreto richiederà i necessari e approfonditi studi e valutazioni ambientali da parte degli organi regionali di controllo che dilateranno i tempi della gara”.

“Ancora una volta – hanno concluso Lagalla e Carta – la realizzazione delle nuove linee di tram, senza barriere e catenarie, è parte di una diversa idea di città perché lungo queste linee di mobilità sostenibile si potranno localizzare i nuovi grandi servizi di cui Palermo ha bisogno, senza congestionare i quartieri dove si localizzano. Infine, si è confermata la volontà di questa Giunta che insieme ai lavori ferroviari vengano realizzate le opere di rigenerazione urbana connesse in modo che il tram non solo trasporti meglio le persone ma porti migliore qualità dello spazio pubblico attraversato, realizzando ciclovie, nuovi marciapiedi, aumentando le alberature e le aree di convivialità”.

La seconda fase del nuovo tram sarà suddivisa in due lotti. Il primo lotto include le linee E1, E2, F e G, insieme ai parcheggi Strasburgo, Mongibello, Galatea e Sferracavallo, tutte opere che “non interessano aree soggette a vincoli – si legge nella delibera – e pertanto può adottarsi la semplificata procedura di assoggettabilità a Valutazione d’Impatto Ambientale”. Il secondo lotto include la linea D e il parcheggio di interscambio al Foro Italico, “le cui fasi approvative sicuramente portano a prevedere la pubblicazione della gara oltre il 31/12/2023, secondo il quadro economico che sarà aggiornato all’approvazione del progetto definitivo. La linea D interessa un’area sottoposta a vincoli ambientali importanti con la necessità di sottoporre il progetto a Valutazione d’Impatto Ambientale” mentre “il parcheggio Foro Italico necessita di variante agli strumenti urbanistici pertinente (di competenza dell’Autorità di Sistema Portuale)”.

Gaspare Ingargiola

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