Importante conoscere il valore della fatica - QdS

Importante conoscere il valore della fatica

Carlo Alberto Tregua

Importante conoscere il valore della fatica

martedì 30 Gennaio 2024

“Lavorerai con sudore, partorirai con dolore” disse Dio quando scacciò Adamo ed Eva dall’Eden.
Da quel momento, secondo la Bibbia, l’Umanità conobbe la realtà, che non era tutta rose e fiori, bensì fatta di fatica necessaria per vivere. Non solo, ma imparò pure che la vita prevedeva gioie, ma anche dolori.

Non si tratta di considerazioni filosofiche, ma di fotografie derivanti dalla realtà. Una fotografia che cerchiamo di conoscere sempre di più tutti i giorni, noi comuni mortali attraverso l’informazione e gli scienziati attraverso la ricerca, la quale non è messa in atto casualmente, ma deve partire sempre da intuizioni e presupposti che stabiliscano delle vie da percorrere per arrivare non si sa dove e non si sa quando.

Infatti, molte scoperte sono avvenute per caso, come quella della penicillina, quando, nel 1928, il dottor Alexander Fleming, verificando lo stato di una coltura di batteri, vi trovò una copertura di muffa che aveva annientato tutti i batteri circostanti.

C’è un comune denominatore all’attività di ogni essere vivente e cioè che qualunque cosa si faccia comporta fatica e sudore. Molti/e illusi/e ritengono che si possa vivere senza l’una o l’altro, ma poi la realtà di tutti i giorni li costringe a prendere atto che invece entrambi costituiscono il prezzo del nostro lavoro, del nostro impegno, ma anche del divertimento, perché si suda e si fatica anche quando ci si diverte.

La questione sta nel valutare positivamente sudore e fatica. Anziché essere elementi negativi, essi sono nient’altro che prezzi da pagare, anche in maniera non particolarmente pesante, salvo casi eccezionali.
In questo quadro, assume elemento essenziale l’informazione (intesa come conoscenza) perché più si sa e più si è nelle condizioni di capire eventi e fatti e quindi di regolarsi di conseguenza. C’è da aggiungere che l’informazione produce emulazione sia in senso positivo che negativo. Purtroppo gli esempi negativi sono quelli che si diffondono più facilmente e che vengono interpretati e ripresi come se fossero positivi.
Ciò vale in tanti campi. Per supportare il nostro ragionamento cercheremo di evidenziarne uno o due, a titolo di esempio.

In economia è conosciuta la legge di Gresham, la quale prevede che “la moneta cattiva scaccia quella buona”. Che significa? Significa che in un mercato o in un ambiente dove c’è una moneta buona e una cattiva, la gente tende a nascondere quella buona e a utilizzare quella cattiva nella speranza di farla fuori. Il risultato qual è? Che in quell’ambiente comincerà a circolare solo moneta cattiva. Qual è quella cattiva? Quella che si svaluta, cioè quella che vale sempre di meno perché con la stessa unità si comprano meno beni e servizi.

Altra questione è quella che riguarda i fatti con cui abbiamo a che fare nella vita di tutti i giorni. Quando sono cattivi vengono emulati più facilmente di quando sono buoni: questo perché tendenzialmente ciascuna persona è egoista e tende a soddisfare prima se stessa rispetto agli altri, anche per una questione naturale. Si dice infatti: “Se ami te stesso/a, riuscirai ad amare anche gli/le altri/e”.
Ovviamente, l’informazione dovrebbe contrastare questo sentimento negativo e può farlo soltanto se è positiva, se è buona, se indica obiettivi di buonsenso.

Dunque, non è detto che l’informazione debba essere negativa. Può e dovrebbe essere positiva. Ma quanti si trovano su questo versante?
Si devono coniugare il valore della fatica con il valore dell’informazione e sapere che la prima è indispensabile – infatti non si può fare nulla senza fatica – e la seconda serve a diffondere la conoscenza – anch’essa indispensabile per saperne sempre di più.

Qui si tratta di vedere chi è disponibile alla fatica e alla conoscenza, cioè chi è disponibile a prendere con naturalezza e anche con gioia, quando serve, la necessità di sudare e con altrettanta naturalezza e anche con gioia, diffondere un’informazione positiva.

Quanto precede non è semplice né di facile diffusione, tuttavia, sia in un caso che nell’altro non lasciano scampo perché la natura umana è stata creata in questo modo.

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