Inail, a ottobre boom denunce infortuni di operatori sanitari per contagio Covid-19 - QdS

Inail, a ottobre boom denunce infortuni di operatori sanitari per contagio Covid-19

redazione

Inail, a ottobre boom denunce infortuni di operatori sanitari per contagio Covid-19

mercoledì 02 Dicembre 2020

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail tra gennaio e ottobre sono state 421.497 (-21,1% rispetto allo stesso periodo del 2019), 1.036 delle quali con esito mortale (+15,6%). In diminuzione le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 36.619 (-28,3%). I dati di quest’anno sono fortemente influenzati dall’emergenza Coronavirus.

Nel settore ‘Sanita’ e assistenza sociale’ dopo il calo estivo c’e’ stata una ripresa pari delle denunce pari al +9%, con aumenti che a ottobre tornano a essere preoccupanti (+202%, da duemila a seimila casi). I due terzi, spiega l’Inail, riguardano il contagio da Covid-19. ‘Il confronto tra i primi 10 mesi del 2020 e del 2019 risente principalmente di alcuni fattori che stanno fortemente condizionando l’andamento infortunistico dell’anno in corso’, sottolinea l’Istituto.

“Ai fini del contenimento dell’epidemia da nuovo Coronavirus – prosegue l’Istituto -, la sospensione su tutto il territorio nazionale, tra il 9 marzo e parte del mese di maggio di quest’anno, di ogni attivita’ produttiva considerata non essenziale, la contemporanea chiusura dei plessi scolastici e la difficolta’ incontrata dalle imprese nel riprendere la produzione a pieno regime nel periodo post-lockdown, che si stanno tuttavia rivelando determinanti solo per il calo delle denunce d’infortunio in complesso, e l’inclusione, a partire dalla rilevazione dello scorso marzo, delle denunce di infortunio relative alle infezioni da Covid-19 avvenute nell’ambiente di lavoro o a causa dello svolgimento dell’attivita’ lavorativa e in itinere, alle quali sono dedicati specifici comunicati, che sta avendo pero’ un impatto significativo solamente sull’andamento dei decessi finora registrati, che risultano per questo motivo in deciso aumento, e i cui effetti si potranno valutare solo a consolidamento dei dati a fine anno”.

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di ottobre sono state 421.497, circa 113mila in meno rispetto alle 534.314 dei primi 10 mesi del 2019 (-21,1%). Il calo si e’ registrato nonostante la presenza, nel 2020, delle denunce di infortunio sul lavoro a seguito dei contagi da Covid-19, che rappresentano circa il 16% del totale delle denunce di infortunio pervenute da inizio anno.

La diminuzione delle denunce si e’ registrata in tutti i mesi del 2020 e in particolare a maggio, con denunce praticamente dimezzate rispetto allo stesso mese del 2019. Seguono aprile e giugno, con una riduzione di circa un terzo nel confronto con l’anno precedente, luglio con un calo del 20%, marzo, settembre e ottobre, che presentano una riduzione tra il 15% e 16%, e infine agosto con un piu’ contenuto -12%. I mesi di gennaio e febbraio di quest’anno, non coinvolti pienamente dalla pandemia, hanno presentato decrementi inferiori al 4%.

I dati rilevati al 31 ottobre di ciascun anno evidenziano a livello nazionale un decremento sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 451.779 a 369.688 (-18,2%), sia di quelli in itinere, occorsi cioe’ nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro, che registrano un calo percentuale piu’ sostenuto, pari al -37,2%, da 82.535 a 51.809.

Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati nei primi 10 mesi del 2020 e’ diminuito del 13,0% nella gestione Industria e servizi (dai 420.625 casi del 2019 ai 365.837 del 2020), del 19,7% in Agricoltura (da 27.947 a 22.444) e del 61,3% nel conto Stato (da 85.742 a 33.216). Per quest’ultima gestione, in particolare, si e’ registrato tra marzo e giugno un crollo delle denunce, dalle oltre 41.500 del 2019 alle 2.800 del 2020 (-93%), per effetto dell’utilizzo della prestazione lavorativa in modalita’ agile da parte della quasi totalita’ dei dipendenti statali, soprattutto durante il primo lockdown e dopo il periodo estivo, e dell’assenza degli studenti nelle scuole/universita’ statali, che sono state chiuse per evitare il propagarsi del contagio. Il calo si e’, infatti, attenuato in luglio (-37%) e soprattutto ad agosto (-6%) per poi riprendere piu’ decisamente a settembre (-51%) e a ottobre (-62%).

Tra i settori economici della gestione Industria e servizi, il settore Ateco “Sanita’ e assistenza sociale” si distingue per il forte incremento delle denunce di infortunio in occasione di lavoro, i due terzi delle quali hanno riguardato il contagio da Covid-19: +117% nei primi dieci mesi (dai 23mila casi del 2019 ai 50mila del 2020), con punte di oltre il +500% a marzo (da 2.400 a 14.700 casi) e del +450% ad aprile (da 2.100 a 11.900 casi) nel confronto tra il 2020 e il 2019.

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