Dall’Inail parte progetto “A scuola di Rcp! Rianimare ci piace” - QdS

Dall’Inail parte progetto “A scuola di Rcp! Rianimare ci piace”

redazione

Dall’Inail parte progetto “A scuola di Rcp! Rianimare ci piace”

venerdì 05 Maggio 2023

La promozione della cultura della salute e sicurezza dovrebbe partire dai banchi di scuola

La promozione della cultura della salute e sicurezza dovrebbe partire dai banchi di scuola. Il ruolo della scuola nella formazione alle manovre di primo soccorso è previsto anche dalla recente legge n.116 del 4 agosto 2021 che definisce il programma pluriennale per la diffusione e l’utilizzazione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni con priorità per le scuole di ogni ordine e grado. Le iniziative formative devono comprendere anche le tecniche di rianimazione cardiopolmonare (RCP) di base, l’uso del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) e la disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo. Purtroppo l’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo è responsabile del decesso improvviso di almeno 70 persone l’anno in Italia, di cui la maggior parte rientrano in età pediatrica e ogni anno circa 60.000 persone in Italia e 700.000 persone in Europa sono colte da arresto cardiaco improvviso. L’intervento tempestivo entro pochi minuti dall’arresto cardiaco aumenta sensibilmente le probabilità di sopravvivenza. Raramente però i soccorsi avanzati arrivano nei tempi necessari e quindi intervenire spetta alle persone che stanno intorno alla vittima. Nel 70% dei casi l’arresto cardiaco avviene in presenza di qualcuno, tuttavia, solo nel 15% dei casi viene iniziata la rianimazione cardiopolmonare. Se si riuscisse ad aumentare la percentuale al 50 – 60% potrebbero essere salvate circa 100.000 persone l’anno in Europa.

Perché nella scuola?

Le manovre salvavita possono e dovrebbero essere insegnate agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado. Coinvolgere gli alunni e i docenti risponde alla necessità di incrementare la percentuale di popolazione in grado di saper gestire un’emergenza, poiché la scuola rappresenta un accesso privilegiato verso larga parte della comunità. L’insegnamento delle manovre di primo soccorso a scuola è essenziale per diffondere la cultura dell’emergenza tra la popolazione generale. I ragazzi diffondono tale cultura parlandone a casa con genitori, parenti, amici e sono perfettamente in grado di salvare una vita al pari degli adulti.

La formazione è fondamentale

I corsi di primo soccorso nelle scuole possono cambiare le attitudini e i comportamenti dei ragazzi in un momento della vita in cui facilmente si assorbono nuove informazioni. Molti studi hanno dimostrato che i docenti, se debitamente formati, sono perfettamente in grado di insegnare a loro volta agli alunni le principali manovre salvavita. Esistono una serie di strumenti come i kit di auto addestramento, video animati e app che possono supportare gli insegnanti nel loro compito, permettendo la diffusione delle manovre a un campione più allargato di studenti.

Progetto “A scuola di Rcp! Rianimare Ci Piace”

‘A scuola di RCP! Rianimare Ci Piace!’ è un percorso di formazione sperimentato dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’ Inail in un gruppo di scuole primarie e secondarie di primo grado per diffondere tra i docenti e gli alunni la conoscenza delle manovre di RCP, l’uso del defibrillatore e la disostruzione delle vie aeree. Obiettivo principale è rendere il più possibile autonoma la scuola nel progettare e gestire percorsi di educazione addestrando un gruppo selezionato di docenti a formare a loro volta gli alunni. Grazie al decreto legislativo 38/2000, l’Istituto è infatti diventato soggetto attivo di protezione sociale promuovendo la cultura della sicurezza a partire dal mondo della scuola che viene individuato come luogo privilegiato di intervento.

“Scuola, luogo di crescita civile delle giovani generazioni“. “Per l’Inail Sicilia – afferma Giovanni Asaro direttore regionale Inail – il mondo della scuola è un settore di intervento privilegiato. Uno studente informato sui rischi negli ambienti di vita e di lavoro sarà anche un lavoratore attento e cosciente dei pericoli presenti nelle attività che lo vedranno impegnato nella sua vita sociale e lavorativa”. E poi aggiunge “Grazie alla collaborazione avviata con l’Ufficio scolastico regionale è nostra intenzione riproporre questo progetto nelle scuole siciliane.

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