E’ intervenuto anche un Canadair per cercare di avere la meglio sul devastante incendio sviluppatosi a Lampedusa nel centro comunale di raccolta rifiuti di contrada Taccio Vecchio.
I Vigili del fuoco hanno lavorato per ore, ma a complicare ogni tentativo di spegnere il vasto fronte è stato il Maestrale.
Gli scoppi erano a ripetizione perché, al centro di raccolta, vi sono anche materiali speciali come copertoni, plastica, batterie e rifiuti ingombranti.
La nube nera è arrivata nell’abitato con le conseguenze immaginabili.
In contrada Taccio Vecchio si sono recati anche due mezzi del distaccamento aeroportuale dei vigili del fuoco.
Sono stati, inoltre, richiamati in servizio i pompieri che erano liberi.
“Ritorna tutto quello che era finito da anni, che sembrava passato. E’ tornato il tempo dei rifiuti incendiati, delle discariche a cielo aperto, di un intero paese avvolto dalla diossina assassina, delle mega-discariche di detriti e rifiuti speciali persino a due passi dalle aule dove i bimbi sono andati a scuola, respirando polveri di ogni genere”, ha scritto l’ex sindaco di Lampedusa e Linosa Giusi Nicolini che s’è scagliata contro l’amministrazione guidata da Totò Martello.
“Quel centro di trasferenza in fiamme sembra la metafora di tutto ciò che è andato in fumo: anni di durissimo lavoro – aggiunge Nicolini – per mettere a sistema tutto il comparto ambientale, per cambiarla davvero questa isola insieme alla vita dei suoi abitanti”.