Incendi, in provincia partita la conta dei danni - QdS

Incendi, in provincia partita la conta dei danni

Stefano Scibilia

Incendi, in provincia partita la conta dei danni

Stefano Scibilia  |
sabato 29 Luglio 2023

I sindaci dei comuni più colpiti, tra cui Oliveri, Patti e Barcellona Pozzo di Gotto, sono a lavoro per riportare la situazione alla normalità. L’emergenza, intanto, fa riemergere vecchie criticità

MESSINA – In provincia di Messina l’emergenza incendi sembrerebbe essere rientrata, ma le condizioni di disagio derivanti dai roghi che in questi giorni hanno devastato la Sicilia sono destinate a diventare un tema di cui inevitabilmente si parlerà molto nei prossimi giorni. Oliveri è stato senza dubbio uno dei comuni più colpiti del messinese, con le fiamme che dalle montagne hanno raggiunto il centro abitato, costringendo di fatto il sindaco Francesco Iarrera a predisporre l’evacuazione di residenti e turisti nel punto di raccolta allestito al campo sportivo, mentre gli anziani sono stati allontanati dalle zone in cui l’aria era ormai diventata irrespirabile. Momenti di grande agitazione che hanno portato il primo cittadino ad incontrare il prefetto già nel giorno successivo all’incendio.

Intercettato dal QdS il sindaco Francesco Iarrera ha parlato dei danni causati dal rogo e dell’incontro con il prefetto di Messina Cosima Di Stani: “Sono stati momenti di grande paura e purtroppo fare adesso una conta di danni dopo così poco tempo è molto difficile, ma posso assicurare che la situazione è tutt’altro che rosea. Il prefetto ha chiesto di segnalare se ancora persistono delle situazioni che prevedono un intervento immediato, oltre a chiederci molto di più sulla conta dei danni. Quello che siamo riusciti a fare fino ad adesso è stato rendere noti i disagi di famiglie e operatori economici – ha affermato Iarrera -. Per loro è previsto un risarcimento dei danni, mentre da parte del governo nazionale sono arrivate delle rassicurazioni sulla dichiarazione dello stato d’emergenza. Per adesso il nostro primo obiettivo rimane quello di fornire il giusto supporto a coloro che hanno subito i maggiori danni”.

Situazione critica anche a Patti, dove il sindaco Gianluca Bonsignore, attraverso la Protezione Civile, ha manifestato l’intenzione di chiedere al governo centrale lo stato di calamità: “In questi giorni abbiamo già effettuato diversi sopralluoghi nei punti in cui sono state registrate le maggiori criticità dovute ai roghi che hanno colpito il nostro territorio – ha affermato Bonsignore al Qds -. Stiamo ultimando un dossier da presentare alla Protezione Civile regionale per segnalare i danni maggiori di questi giorni. Per il momento si parla di oltre mille ettari andati in fumo e diverse abitazioni divorate dalle fiamme. Stiamo lavorando senza sosta per affrontare queste enormi problematiche e quello a cui stiamo puntando in questi giorni è dare il massimo supporto e assistenza agli abitanti delle frazioni devastate dagli incendi”.

Difficoltà anche a Barcellona Pozzo di Gotto, circondata in questi giorni da decine di incendi, che dalle colline hanno raggiunto diversi quartieri vicino al mare. In questo caso il sindaco Pinuccio Calabrò ha ribadito la necessità di istituire il prima possibile un distaccamento del Corpo dei Vigili del Fuoco, sottolineando che non è più possibile appoggiarsi alla stazione di Milazzo per ogni tipo di emergenza: “Proprio sulla scorta di questa ulteriore esperienza di devastazione, faccio appello alle autorità più alte dello Stato e della Regione affinché sia istituito, al più presto, un Distaccamento del Corpo dei Vigili del Fuoco anche nella nostra città, indispensabile per fornire aiuto specializzato e tempestivo non soltanto alla popolazione del nostro comune, ma al territorio di tutto il circondario. Tutti gli interventi di contenimento e messa in sicurezza sono stati eseguiti da personale, peraltro preparato ad affrontare emergenze, sprovvisto di attrezzature specifiche. I Vigili del Fuoco di Milazzo purtroppo erano impegnati altrove e non sono potuti intervenire a Barcellona. Abbiamo potuto misurare quanti e quanto grandi siano i rischi, per il territorio e la popolazione, derivanti dall’assenza di un presidio permanente dei Vigili del Fuoco in città”.

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