Istat, a marzo disoccupazione all’8,4%, ma è boom di inattivi: +301mila unità - QdS

Istat, a marzo disoccupazione all’8,4%, ma è boom di inattivi: +301mila unità

redazione

Istat, a marzo disoccupazione all’8,4%, ma è boom di inattivi: +301mila unità

venerdì 01 Maggio 2020

Ad aprile, invece, l’inflazione è zero ma il carrello della spesa vola a +2,6%. L'occupazione tiene nonostante l’emergenza Covid-19 grazie a decreti

ROMA – A marzo brusco calo della disoccupazione, in discesa all’8,4%, e boom dell’inattività. è quanto emerge dalle stime preliminari dell’Istat che hanno risentito degli ostacoli dell’emergenza sanitaria in corso.

L’effetto Covid-19 si fa sentire, dunque, sul mercato del lavoro facendo lievitare il numero degli scoraggiati, di coloro cioè che non lavorano e non cercano occupazione.

La forte diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-11,1% pari a -267mila unità) coinvolge sia le donne (-8,6%, pari a -98mila unità), sia gli uomini (-13,4%, pari a -169mila). Il tasso di disoccupazione scende all’8,4% (-0,9 punti).

A marzo, la consistente crescita del numero di inattivi (+2,3%, pari a +301mila unità) – tre volte più elevata tra gli uomini (+3,9% pari a +191mila) rispetto alle donne (+1,3% pari a +110mila) – porta il tasso di inattività al 35,7% (+0,8 punti).

Nell’arco dei dodici mesi, alla diminuzione degli occupati si accompagna il calo dei disoccupati (-21,1%, pari a 571mila unità) e l’aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+4,4%, pari a +581mila).

“Il tasso di disoccupazione – è il commento dell’Istat – in un solo mese diminuisce di quasi un punto percentuale e quello di inattività aumenta in misura quasi analoga. Complessivamente, le tendenze rilevate nel mercato del lavoro a marzo coinvolgono entrambe le componenti di genere”.

Forte calo, a marzo, anche della disoccupazione giovanile. Il tasso di disoccupazione dei giovani, secondo le stime preliminari dell’Istat, è sceso al 28% in calo di 1,2 punti.

Nonostante l’emergenza Covid-19, “l’occupazione ha registrato una sostanziale tenuta, anche per effetto dei decreti di sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del redditi”, è il commento dell’Istat.

INFLAZIONE AI MINIMI DA OTTOBRE 2016

Gli effetti dell’emergenza pandemica, invece, si fanno sentire in maniera più decisa sull’inflazione.
Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’inflazione ad aprile è zero. L’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e una variazione tendenziale nulla (da +0,1% del mese precedente). I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (carrello della spesa) accelerano, invece, in modo marcato da +1% a +2,6%, mentre la crescita di quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto passa da +0,6% a +0,8%.

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