Istat, nel 2018 +14% di donne che si sono rivolte a centri antiviolenza - QdS

Istat, nel 2018 +14% di donne che si sono rivolte a centri antiviolenza

redazione

Istat, nel 2018 +14% di donne che si sono rivolte a centri antiviolenza

giovedì 29 Ottobre 2020

Le donne che si sono rivolte ai Cav sono 49.394 nel 2018, il 13,6% in più dell’anno precedente, pari a 17,2 ogni 10 mila donne (15,5 per 10mila nel 2017). L’aumento è dovuto all’ingresso di nuovi centri e alla nuova utenza.

Ogni centro ha accolto in media 207 donne, ma le differenze sono importanti: il 21,8% ha meno di 40 utenti, il 25,7% tra 41 e 99, il 21,4% tra 100 e 199, il 22,6% tra 200 e 500, mentre sono 22, l’8,6%, i centri più grandi a cui nel 2018 si sono rivolte più di 500 donne. Minore la quota di centri, il 2,3%, che presenta più di 500 donne con un percorso personalizzato di uscita dalla violenza. è quanto emerge dall’indagine condotta dall’Istat “sulle prestazioni e i servizi offerti” rispettivamente dai Centri antiviolenza e dalle case rifugio, in collaborazione con il Dipartimento per le pari opportunità (Dpo) presso la Presidenza del Consiglio e le Regioni.

La variabilità territoriale è elevatissima: da 19,9 per 10 mila donne nel Nord-est, a 19,7 nel Centro, a 8,9 nel Sud. I livelli di accoglienza più elevati, superiori a 21 per 10 mila donne, si riscontrano in Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Sardegna, Toscana, Liguria, Provincia di Bolzano, Lazio. Delle donne che hanno contattato il centro nel 2018, il 38,6% (30.056, pari a 9,7 per 10mila donne) ha avviato un percorso di uscita dalla violenza; di queste, 19.071 hanno iniziato il percorso nel 2018 (pari al 63,5%, con un incremento dell’1,3% rispetto al 2017). Le donne che hanno iniziato un percorso di uscita dalla violenza con i centri sono in media 117, un numero pressoché uguale a quello del 2017 (115).

Anche per le donne che hanno iniziato un percorso di uscita dalla violenza è il Nord-est a presentare i tassi più elevati (14,5 per 10mila donne contro 9,7 della media nazionale). La capacità di supportare le donne dipende poi molto dal radicamento sul territorio dei Centri antiviolenza: maggiori sono gli anni di apertura, maggiore è il numero di donne che vi si recano.

Sono in aumento rispetto al 2017 i centri che dispongono di sportelli sul territorio (49,4% nel 2018, 44,3% nel 2017), con valori superiori alla media nazionale nel Centro (65,2%) e nel Nord-ovest (56,5%) e minimi nelle Isole (33,3%) e nel Sud (36,2%).

La presenza di sportelli diventa strategica per ampliare la copertura del territorio di propria competenza. Gli sportelli sono più diffusi tra i Centri con competenza territoriale intercomunale (58,3%), provinciale (55,2%) e interprovinciale (52,9%). I Centri antiviolenza che hanno competenza territoriale comunale sono quelli caratterizzati dal valore più basso: solo un quarto di essi, infatti, ha sportelli dislocati sul territorio.

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