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La confusione sotto il cielo di Mosca

redazione

La confusione sotto il cielo di Mosca

Stefano Modena  |
venerdì 30 Giugno 2023

L’ultima settimana la Russia ha vissuto giorni storici

L’ultima settimana la Russia ha vissuto giorni storici le cui conseguenze si riusciranno a capire solo con il tempo. Dopo mesi di improperi verso i vertici militari il capo della Brigata Wagner Evgenij Prigožin ha occupato un’importante città nei pressi del mar Nero, Rostov sul Don, e poi ha fatto marciare le sue truppe verso Mosca, non si sa bene quali intenzioni. A 200 km da Mosca ha abbandonato l’impresa e ha riparato in Bielorussia. Nel giro di poche ore il colpo di stato è stato derubricato a “protesta sindacale”, in quanto, in sostanza, Prigožin non voleva che gli fosse sottratto il controllo della sua creatura. Possiamo essere certi che se Prigožin non avesse avuto l’appoggio di una parte dell’apparato non si sarebbe lanciato in un’impresa che non ammette errori, quindi appare più che credibile l’interpretazione che vuole Putin in difficoltà. Allo stesso tempo sono stati gli USA e l’Europa che hanno temuto di più. Un disfacimento della Federazione Russa e la nascita di tanti stati dotati di armi nucleari è di sicuro uno scenario peggiore di quello attuale.

Non sappiamo chi abbia aiutato Putin nelle ore concitate del weekend, ma non ci sarebbe da stupirsi se fossero stati proprio gli americani. Sventato il golpe Putin si è fatto rivedere e ha detto ai miliziani della Wagner: “potete tornare a casa vostra, stare con me o o andare in Bielorussia”, cioè nel giardino del Cremlino, un luogo dove i servizi segreti russi scorrazzano a loro piacimento senza nessun problema.

In molti si sono stupiti che Prigožin non sia ancora morto e gli analisti sono concordi nel ritenere che è meglio che tenga le finestre chiuse e che non cambi mai bicchiere. Da quando Putin è al potere sono stati molti gli oligarchi caduti dalla finestra, morti in circostanze poche chiare e anche avvelanti con il Polonio.

Ultimo punto è il futuro del potere del presidente russo. Possiamo scommettere che, come è successo dopo il fallito golpe in Turchia, ci saranno epurazioni e punizioni esemplari.

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