La lunga e operosa vita di Giuseppe Colombo - QdS

La lunga e operosa vita di Giuseppe Colombo

Marco Vitale

La lunga e operosa vita di Giuseppe Colombo

mercoledì 09 Novembre 2022

Personalità esemplare dell’età positiva e della Nuova Italia

Credo che, sulla base di quanto abbiamo già detto sull’imprenditoria milanese, a nessuno sfugga l’importanza di Giuseppe Colombo.

Schematicamente:

  • Nasce a Milano da famiglia della piccola borghesia nel 1836, lo stesso anno di nascita di Ferdinando Bocconi ma gli sopravviverà 13 anni, morendo nel 1921 a 85 anni. Una vita lunghissima ed estremamente fertile;
  • in gioventù è garibaldino;
  • studia meccanica a Pavia con Francesco Brioschi, laureandosi nel 1857 a 21 anni;
  • nello stesso anno viene chiamato, su segnalazione di Brioschi, a insegnare meccanica applicata alla SIAM, con la quale manterrà un legame stretto e reciprocamente fruttuoso per tutta la vita;
  • nel 1862 la SIAM lo incarica di andare a Londra a studiare l’Esposizione Universale e le innovazioni presentate in tale sede. L’incarico è finanziato con un contributo di lire 1500 della Camera di Commercio. Il suo rapporto risulta prezioso per gli sviluppi successivi;
  • nel 1863 segue Brioschi, come professore di disegno meccanico al nuovo Politecnico, conservando, in un primo tempo, anche l’insegnamento alla SIAM. Poi nell’insegnamento di base alla SIAM viene sostituito da G.B. Pirelli, uno dei più brillanti nuovi laureati al Politecnico. Colombo appare sempre più anello di congiunzione fondamentale tra le due istituzioni;
  • è uno dei principali organizzatori e protagonisti della Esposizione Industriale del 1881 (dopo quella fiorentina del 1861 e quelle di Milano del 1871 e 1874). L’Esposizione del 1881 mostra all’Italia e al mondo gli straordinari progressi nell’industrializzazione che l’Italia ha saputo fare in soli 20 anni, come ben illustra lo stesso Colombo in una relazione di grande interesse. La manifestazione fu anche un successo commerciale: 7139 espositori, 1 milione di biglietti venduti, saldo attivo di 135,504 lire;
  • sostiene strategie che si riveleranno preziose nei decenni successivi, come quella che Milano deve evitare lo sviluppo di grandi complessi industriali e puntare sull’industria media;
  • nel 1883 avvia il sistema elettrico italiano, negoziando personalmente a Parigi con Edison e installa il primo impianto europeo per la distribuzione di luce elettrica con il sistema Edison, in via Santa Radegonda (la stessa via dove, nel 1865, avevano aperto la prima bottega i fratelli Bocconi). Fonda la Edison della quale diventa azionista. “O io m’inganno grandemente – affermava Colombo nel 1890 – o l’applicazione dell’elettricità alla trasmissione della forza a grandi distanze rappresenta per l’Italia un fatto di un’importanza così straordinaria che l’immaginazione più fervida difficilmente potrebbe prevederne tutte le conseguenze. E’ un fatto che può mutare completamente la faccia del paese, che può portarlo un giorno al rango delle Nazioni più favorite per ricchezza di prodotti naturali e per potenza d’industria”;

Alberto Saibene ha ben sintetizzato la straordinaria importanza di Giuseppe Colombo con queste parole: “Personalità esemplare dell’età positiva e della Nuova Italia, Colombo è riuscito a coniugare, nella sua lunga e operosa vita, una lucida visione teorica dei processi di innovazione tecnologica a una sterminata attività pratica di cui ancor oggi la nostra città porta il segno”.

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