"La sanità è un diritto di tutti": il grido di protesta degli agrigentini - QdS

“La sanità è un diritto di tutti”: il grido di protesta degli agrigentini

Daniele D'Alessandro

“La sanità è un diritto di tutti”: il grido di protesta degli agrigentini

Irene Milisenda  |
sabato 17 Giugno 2023

Sindaci, chiesa, sindacati e associazioni hanno raccolto in massa l’invito lanciato dal Cartello Sociale e manifestano per sanità migliore.

Sindaci, vertici della chiesa, sigle sindacali e associazioni hanno raccolto in massa l’invito lanciato dal Cartello Sociale e sono scesi in piazza questa mattina a manifestare per chiedere un servizio sanitario migliore.

“Chiediamo con forza il rilancio della sanità pubblica con adeguati investimenti e misure idonee volte a fermare una strisciante privatizzazione” del servizio”, dichiara Don Mario Sorce del Cartello Sociale. “Avere ospedali che sotto certi punti di vista sono eccellenti vedi i medici che ci lavorano ma non avere strutture adeguate con operatori e numero adeguato, avere un pronto soccorso fermo in lavori di ristrutturazione, queste sono cose gravi che vanno denunciati. Oggi siamo tanti, ma potevamo essere di più”, conclude Don Mario.

Il lungo corteo, tra striscioni e bandiere, è partito da Piazza Cavour, ha attraversato il viale della Vittoria fino in Piazza Vittorio Emanuele al palazzo di governo dove si è tenuto un incontro con il neo Prefetto di Agrigento, Filippo Romano.

Al corteo ha partecipato Michele Catanzaro, capogruppo Pd all’Ars, che ha dichiarato: “Mobilità passivae liste d’attesa sono i talloni d’Achille della nostra regione, i siciliani sono costretti continuamente a fare viaggi della speranza lontano dall’isola. Siamo di fronte ad una politica sanitaria inefficiente, che il governo regionale e quello attuale non sono in grado di frenare la sfiducia dei siciliani. Oggi non si riesce a garantire il diritto alla salute. Le comunità di ogni provincia – aggiunge Catanzaro – sono indignate di fronte ai continui disservizi, la manifestazione di oggi conferma che bisogna agire con forza e determinazione per affrontare una situazione gravissima”.

Dunque se da un lato ci sono i cittadini esasperati, che per curarsi scelgono di curarsi fuori la provincia di Agrigento, dall’altro lato c’è il personale medico e paramedico, del tutto insufficiente, che da anni continua a lavorare sotto pressione con l’elevata probabilità di incorrere in errori professionali.  Da circa una settimana  sulla piattaforma Change.org è stata lanciata da un cittadino agrigentino, Alfonso Cartannilica, una petizione “Vogliamo un Vero pronto soccorso ad Agrigento”, che ha già raggiunto oltre mille firme, che verranno successivamente consegnate all’assessore regionale della salute della Regione Siciliana Dott.ssa Giovanna Volo, al Commissario Straordinario dell’ASP di Agrigento Dott. Mario Zappia, e al Prefetto di Agrigento S.E. Dott. Filippo Romano, affinchè si possa intervenire per migliorare le condizioni del pronto soccorso del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento rendendolo più efficiente, al fine di salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini. 

Irene Milisenda

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