Lampedusa, ancora sbarchi. La Sicilia viene lasciata sola - QdS

Lampedusa, ancora sbarchi. La Sicilia viene lasciata sola

redazione web

Lampedusa, ancora sbarchi. La Sicilia viene lasciata sola

mercoledì 19 Agosto 2020

I governatori di Piemonte, Molise e Sardegna si oppongono ai trasferimenti di migranti dalla nostra Isola alle loro regioni. Intanto la nave Aurelia ha attraccato ed è cominciato lo svuotamento dell'hotspot. Si confida nel blocco delle partenze in Tunisia

A Lampedusa – dove ieri sera sono giunti altri quattro barchini, con centoventi tunisini a bordo – la drammatica situazione dell’hotspot si va, per fortuna, risolvendo: in contrada Imbriaccola stamattina c’erano circa milletrecento persone a fronte di una capienza di poco meno di duecento.

L’Aurelia è riuscita ad attraccare

Oggi, finalmente. la nave-quarantena Aurelia è riuscita ad attraccare – ieri le operazioni erano state vanificate dal forte vento – e poco prima di mezzogiorno sono cominciate le operazioni di trasferimento di duecentocinquanta migranti, compresi i quindici positivi al coronavirus e che saranno posti in isolamento.

Intanto la Prefettura di Agrigento ha pronto un piano per portare altri migranti a Porto Empedocle, a gruppi, sul traghetto di linea Lampedusa che ieri ha sostituito il Sansovino, in avaria.

Proprio commentando la vicenda del Sansovino, il segretario regionale della Lega Nord in Sicilia, il bustocco Stefano Candiani, ne ha approfittato per scagliarsi contro il governo nazionale.

Candiani (Lega Nord), scene da terzo mondo

“Come se non bastassero gli hotspot, le tendopoli – ha detto – adesso Conte e Lamorgese pensano di risparmiare qualche soldo facendo viaggiare i migranti insieme ai turisti, senza distanziamento e mascherine. Davvero una bella trovata per aiutare la stagione turistica! Non siamo disposti a tollerare altre scene da terzo mondo in un luogo che dovrebbe essere un gioiello turistico”.

Davvero un singolare interessamento da parte dell’uomo politico bustocco se appena un anno fa il coordinatore nisseno di Forza Italia Michele Mancuso aveva affermato: “Signor Candiani, lo straniero non è chi viene a bussare in cerca di aiuto su un barcone, ma chi vuole comandare, come voi, in casa nostra dopo aver pregato Forza Etna e Vesuvio”.

Le regioni leghiste non vogliono i migranti

Gli esponenti della Lega Nord, a cominciare da Matteo Salvini, continuano a ripetere come un tormentone la bufala dei porti chiusi, ma in realtà non hanno mai pensato a una reale soluzione del problema.

Non hanno mai detto cosa si dovrebbe fare a parte bloccare i migranti in mare, cosa peraltro vietata dalle norme internazionali.

Forse pensano all’uso delle armi contro persone indifese, ma non lo hanno mai detto. Quel che continuano a ripetere è che non vogliono chi sbarca a Lampedusa.

Muro dei governatori della Lega, restino in Sicilia

E adesso il Ministero dell’Interno, che progettava di trasferire quote di migranti nelle altre diciannove regioni italiane, si trova davanti il muro delle protesta dei governatori del centrodestra che chiedono di lasciarli dove si trovano.

Difficile gestirli, dicono, con l’epidemia covid in risalita. E magari nel frattempo propugnano la riapertura delle discoteche e un turismo più libero.

Quando ha appreso che dalla Sicilia appena settantasei migranti saranno trasferiti nell’hub di Castello d’Annone (Asti), il governatore del Piemonte Alberto Cirio (Lega Nord), ha protestato.

Contro Piemonte, Molise e Sardegna

“C’era un impegno – ha dichiarato – con il Viminale che in Piemonte non sarebbero stati mandati altri migranti, ma è stato disatteso. Il Piemonte non ce la fa, soprattutto in questo momento”.

Sulla stessa posizione il governatore del Molise, Donato Toma (Forza Italia), che, appreso dell’invio di un gruppo di migranti nel Centro di accoglienza di Campolieto (Campobasso), ha fatto sapere che il trasferimento “creerebbe motivi di tensione e preoccupazione”, visto che “ci troviamo a fronteggiare una situazione molto delicata, dovuta al rientro in regione di molisani che hanno trascorso vacanze all’estero, anche in Paesi a forte impatto covid-19”.

Il problema, insomma, è come al solito, che i migranti positivi sono brutti, sporchi e cattivi, mentre gli italiani contagiati no.

Persino il presidente della Sardegna, Christian Solinas (Lega Nord), ha protestato contro lo spostamento di migranti dal Cpa di Monastir in un’altra struttura di Tonara (Nuoro).

“C’è – ha affermato – il pericolo concreto che il virus possa essere diffuso anche all’interno dell’Isola, siamo fortemente contrari. Queste persone che non scappano da nessuna guerra devono essere rimpatriate immediatamente”.

Il solito scaricabarile che penalizza la Sicilia

Insomma, dai governatori di queste regioni il solito scaricabarile che penalizza la Sicilia.

Intanto ieri, giustamente, il presidente siciliano Nello Musumeci è tornato a chiedere al premier Giuseppe Conte di dichiarare lo Stato d’emergenza per Lampedusa.

Intanto la situazione nel Mediterraneo non migliora: dopo il naufragio di due giorni fa, con fonti che parlano di decine di vittime, Alarm Phone ha segnalato ieri un gommone in difficoltà al largo della Libia con circa centocinquanta persone a bordo ed un’altra barca in acque Sar maltesi con altrettanti migranti.

Così, mentre si cercano soluzioni alternative, si confida che il viaggio in Tunisia dei ministri Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio dia in tempi brevi risultati in termini di contenimento delle partenze.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017