L’anima gemella? È un valore aggiunto - QdS

L’anima gemella? È un valore aggiunto

Carlo Alberto Tregua

L’anima gemella? È un valore aggiunto

giovedì 05 Dicembre 2019

Da quando esiste la specie umana, esiste il problema di fare coppia. La coppia può essere fra persone di sesso diverso o fra persone appartenenti allo stesso sesso (il terzo genere).
Anch’esso è sempre esistito perché fa parte della natura delle persone umane. Come deve essere ciascuna? Innanzitutto deve cercare di diventare autosufficiente col passare dei decenni, soprattutto dal punto di vista mentale, il che significa riuscire a provvedere alla propria esistenza in maniera autonoma, uti singulus.
Dunque, è il singolo che deve maturare, crescendo per diventare capace di soddisfare i propri bisogni in modo autonomo.
Chi ha la fortuna, perché ne ha avuto la capacità, di raggiungere questo stato mentale diventa qualcuno che sta bene con se stesso, per cui non ha bisogno di altri per lo scorrere della propria vita che, ricordiamolo, ha un inizio ed una fine, probabilmente calendarizzata.

Nonostante la realtà descritta, molte persone, uomini, donne e terzo genere, si mettono alla ricerca dell’anima gemella. Sbagliano, per la semplice ragione che non esiste un’anima gemella, bensì qualche altro soggetto, autosufficiente e che sta bene con se stesso, il quale ha piacere di costruire un legame con altra persona autosufficiente, con la conseguenza che la coppia produce un terzo valore che è aggiunto a quello dei due singoli.
Questa condizione, spesso, non c’è per la semplice ragione che vi è una moltitudine di persone le quali non sono autosufficienti, non stanno bene con se stesse, cercano in altri il raggiungimento del proprio equilibrio e sono sempre proiettate al di fuori della propria personalità con l’intento di raggiungere, appunto, tale equilibrio.
Cercare all’esterno ciò che non si possiede, o che non si è cercato di raggiungere in modo autonomo, è una strada che porta alla conseguenza, di solito negativa, di un malfunzionamento della coppia perché ognuno cerca nell’altra persona ciò che non ha. Quando non funziona, la coppia scoppia.
La considerazione che precede non è di lana caprina, ma fotografa una realtà che sfocia spesso in episodi gravi.
Sono anni che sentiamo di omicidi, molto più frequenti di uomini che uccidono donne, perché queste ultime hanno deciso di interrompere i rapporti. Il comportamento, ovviamente non scusabile al di là del delitto che viene commesso, si verifica proprio per quanto si è prima considerato e cioè che viene meno alla persona che ha cercato all’esterno il proprio equilibrio, la stampella, con la conseguenza che il mondo gli crolla addosso e lo porta a compiere gesti insani, illogici e cruenti.
Non molti hanno presente queste circostanze e adducono ad altri fattori , che spesso ci sono anche, le cause di quanto andiamo scrivendo. Ecco perché una buona informazione dovrebbe portare le persone a ben comprendere la questione e cioè che l’anima gemella debba essere un valore aggiunto.
Ma perché questa condizione si verifichi è necessario che ciascuno dei due sia un soggetto equilibrato, che vive tranquillamente da solo e quindi non ha bisogno di supporti esterni.

Come si verifica l’incontro tra due soggetti? è utile che ciascuno si metta alla ricerca dell’anima gemella? Non ci sembra perché è il Caso che decide l’incontro tra due persone.
Certo, chi ha la consapevolezza di essere autosufficiente ed incontra un’altra persona verso cui ha un’attrazione fisica, mentale, affettiva, deve stare attento alla reciprocità e cioè che essa sia altrettanto autosufficiente, per non correre il rischio di diventarne la stampella, il che porterebbe allo stesso risultato: il funerale della coppia.
Ora, che due persone autosufficienti si incontrino è effetto del Caso e quindi è del tutto inutile la ricerca. Nonostante ciò vediamo che persone immature o incapaci di star bene con se stesse sono sempre alla ricerca di questo o di quello e sfogano la loro insoddisfazione spendendo a destra e a manca, quando possono, o cercando in beni materiali quel piacere e quella soddisfazione che non riescono ad ottenere dai rapporti umani.
Una soddisfazione che le cose materiali non possono dare, ma che la sintonia mentale e gli affetti possono portare in dote.

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