Lavoro, il premier Draghi vede i sindacati. "Incontro utile" - QdS

Lavoro, il premier Draghi vede i sindacati. “Incontro utile”

redazione web

Lavoro, il premier Draghi vede i sindacati. “Incontro utile”

martedì 28 Settembre 2021

Individuato prima di tutto un metodo, ma definiti anche alcuni interventi immediati, come la banca dati unica e assunzioni, per garantire la tutela della sicurezza e della salute sul posto di lavoro

“È stato un incontro molto utile per fissare un metodo di lavoro e c’è intesa su questi temi”.

Lo ha detto il premier Mario Draghi ieri a tarda sera, al termine dell’incontro nel Palazzo Chigi con segretari generali di Cgil Landini, di Cisl Sbarra e di Uil Bombardieri, presenti anche i ministri Orlando e Brunetta e il sottosegretario Garofoli.

Nel corso dell’incontro con i leader sindacali, si apprende da fonti di Palazzo Chigi sono stati individuati anche alcuni interventi che potranno essere attuati immediatamente per garantire la tutela della sicurezza e della salute sul posto di lavoro che riguardano in particolare
-la revisione e il potenziamento del sistema della formazione dei dipendenti e degli imprenditori
-la revisione e il potenziamento delle norme sanzionatorie da applicare a seguito delle ispezioni
-la razionalizzazione dell’assetto delle competenze in materia di ispezione
-la costituzione di una banca dati unica delle sanzioni applicate.

Per il ministro Andrea Orlando l’incontro è stato “utile e proficuo, concreto”.

“Sono stati definiti – ha detto – degli interventi di medio periodo e altri immediati. Credo sia importante l’oggetto di discussione ma anche il metodo definito (un confronto continuo con le parti sociali ndr), c’è accordo per lavorare in questa direzione, ed è il caso di ribadire che si parte, non casualmente, dal tema che va affrontato prima di qualsiasi altro”.
Ovvero quello degli infortuni e delle morti sul lavoro.

LE DICHIARAZIONI, LANDINI E LA CGIL

Sul salario minimo, ha sottolineando il segretario della Cgil Maurizio Landini al termine dell’incontro, il Governo “non ha fatto alcun cenno” e la Cgil ha posto alcuni temi, tra cui “la verifica dell’intesa sui licenziamenti, il famoso intervento legislativo sulle delocalizzazioni, che non abbiamo mai discusso, e l’attivazione di un confronto per avviare una discussione di merito”.

“Il governo ci ha detto che l’ordine del giorno di oggi era su salute e sicurezza, noi abbiamo chiesto di discutere altri temi e poi abbiamo avviato un confronto”.

Secondo il sindacalista “le cose più importanti decise oggi riguardano il fatto di unire le banche dati: sono la condizione per poter arrivare alla patente a punti, avere i dati delle aziende e quindi di poter arrivare ad affrontare il tema di chi può partecipare o non partecipare ai bandi sula base anche di quella che è la storia sanitaria, la sicurezza e gli infortuni”.

Il problema da affrontare, secondo Landini, riguarda però “le migliaia di assunzioni da fare sia per l’ispettorato del lavoro sia per la medicina territoriale e su questo c’è stato impegno a muoversi”.

Per quanto riguarda gli altri temi posti dalla Cgil, Landini ha detto: “Abbiamo da tempo indicato la questione che riguarda il superamento dei contratti pirata e vorremmo dare una validità generale ai contratti nazionali firmati da sindacati maggiormente rappresentativi. E dentro quello schema per noi vuol dire non solo garantire i minimi dei contratti nazionali di lavoro ma anche garantire i diritti nel lavoro di tutti”.

“Siamo stati informati – ha aggiunto Landini – che nei prossimi giorni il Consiglio dei ministri delibererà la Nadef. Abbiamo ribadito al Governo la necessità di un confronto preventivo, che coinvolga anche la parti sociali, sulla legge bilancio e quindi sui punti che dovrà affrontare: dagli ammortizzatori sociali alla riforma fiscale, a quella delle pensioni”.

E riguardp agli investimenti e al Pnrr, “Il governo – ha detto Landini – si è impegnato, nei prossimi giorni, a convocare un apposito incontro, per avviare un lavoro che porti alla definizione di questo protocollo che noi consideriamo molto importante”.

LE DICHIARAZIONI, SBARRA E LA CISL

“Il Governo condivide la necessità, da noi sollecita, di lavorare per costruire una strategia nazionale di contrasto agli incidenti sui luoghi di lavoro, alle malattie professionali e agli infortuni: questa lunga scia di sangue che porta ogni anno via quasi 1.600 persone non è accettabile” ha detto dal canto suo il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, al termine dell’incontro, da lui definito positivo.

“Serve – ha sottolineato – un forte intervento finalizzato a contrastare questo odioso fenomeno delle morti nei luoghi di lavoro e i primi interventi si metteranno in campo da subito: c’è una forte disponibilità del governo per accelerare le procedure di reclutamento di 2.300 ispettori, tecnici, ingegneri, per rafforzare l’esercito da impegnare sul territorio e nei luoghi di lavoro, con l’obittio di rafforzare le ispezioni, le verifiche ed i controlli”.

“E’ un segnale importante – ha aggiunto Sbarra – ma abbiamo detto che non è sufficiente, perché anche a seguito di pensionamenti il contingente preposto alle verifiche e ai controlli sul territorio nazionale bisogna ulteriormente rafforzarlo. Ma da parte dell’esecutivo c’è la disponibilità a lavorare da subito sull’incrocio delle banche dati, per mettere insieme sinergie, competenze, esperienze, finalizzate alla gestione di questo fenomeno”.

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