A Licata agricoltori in piazza per chiedere un dissalatore - QdS

A Licata agricoltori in piazza per chiedere un dissalatore

Irene Milisenda

A Licata agricoltori in piazza per chiedere un dissalatore

mercoledì 27 Marzo 2024

Anche cittadini e commercianti hanno partecipato alla protesta per la mancanza di acqua a sufficienza nel licatese. Il Movimento acqua: “Vogliamo essere messi nelle condizioni di lavorare dignitosamente”

LICATA – Centinaia di agricoltori, commercianti e cittadini di Licata sono scesi in piazza per protestare per la mancanza di acqua, che da anni asseta la città, e priva migliaia di famiglie di un bene che dovrebbe essere garantito a tutti.

Il Movimento acqua Licata chiede l’installazione di un dissalatore

Ad organizzare la manifestazione il Movimento acqua Licata che chiede l’installazione di un dissalatore, così da poter usare l’acqua del mare per irrigare i campi e per l’uso domestico. “Siamo agricoltori e vogliamo essere messi nelle condizioni di lavorare dignitosamente, di avere acceso all’acqua tutti i giorni per irrigare i campi, abbeverare gli animali. La siccità sempre crescente in Sicilia ci sta lasciando letteralmente a secco, e l’unica soluzione per evitare di lasciare 35.000 persone senz’acqua è la costruzione di un dissalatore”, dichiara Angelo Consagra, presidente del Movimento acqua Licata.

Nei giorni scorsi il deputato regionale Angelo Cambiano ha presentato un’interrogazione parlamentare al fine di stimolare e promuovere l’impiego di dissalatori all’interno del territorio siciliano che possa mitigare l’annosa problematica dell’approvvigionamento idrico.

La siccità gravissimo problema anche per il comparto agricolo

“La scarsità di risorse idriche rappresenta un gravissimo problema anche per il comparto agricolo – ha dichiarato Cambiano a margine della mobilitazione alla quale ha partecipato insieme ai sindaci di Licata e Palma di Montechiaro, rispettivamente Angelo Balsamo e Stefano Castellino -. Noi pensiamo che i dissalatori possano essere la soluzione al problema efficace per il trattamento dell’acqua marina, offrendo inoltre un’opportunità per contrastare la siccità e garantire un approvvigionamento idrico sostenibile”.

A raccogliere il grido d’allarme di molte cooperative anche la Legacoop Sicilia occidentale. “La crisi che colpisce i nostri invasi rischia di avere contraccolpi drammatici sulla produzione agricola siciliana. Come Legacoop, consideriamo positiva l’istituzione dell’unità di crisi ma serve un vero e proprio piano Marshall che sia nelle condizioni di reperire tutti gli aiuti e le misure in grado di sostenere agricoltori e allevatori da un lato e costruire una nuova politica idrica che sia di lungo respiro e parta dallo studio dei territori e dall’esigenza di capitalizzare quanto più possibile le poche risorse idriche a disposizione”. scrive il coordinatore Domenico Pistone.

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