Licata, campagne a secco, si cercano soluzioni - QdS

Licata, campagne a secco, si cercano soluzioni

Pietro Vultaggio

Licata, campagne a secco, si cercano soluzioni

giovedì 13 Aprile 2023

Nei giorni scorsi un confronto in Consiglio comunale per dare una risposta alle imprese della zona, che da molto tempo lamentano una cronica carenza di risorse idriche per l’irrigazione

LICATA (AG) – Si è tenuto nei giorni scorsi il confronto, chiesto dall’Amministrazione comunale e dal Consorzio Piano del Salso – composto da circa duecento Aziende agricole e rappresentato da Enzo Graci, presidente del Consorzio e Consigliere comunale – per consentire al territorio di poter usufruire di una necessaria e indispensabile dotazione idrica per uso irriguo.

Durante l’incontro, il sindaco Giuseppe Galanti, accompagnato dall’assessore al ramo Giuseppe Ripellino, dall’Esperto del settore idrico Tony Licata e dal consigliere Gabriella Di Franco, ha rappresentato come il territorio licatese sia afflitto da una cronica e atavica pericolosità di tangibile desertificazione, come risulta da studi condotti ed elaborati in loco dall’Enea già nel lontano 2002. Il fenomeno è in costante e, fino a ora, inarrestabile avanzamento a causa della invasiva presenza del cuneo salino, sempre presente in falda. Dopo oltre quattro anni di incontri, interlocuzioni, approfondimenti e proposte di possibili soluzioni, l’Autorità di Bacino, su esplicita e formale richiesta avanzata dal commissario per i Consorzi di Bonifica, Baldassare Giarraputo, provvederà a quantificare con più precisione il quantitativo di acqua irrigua che potrà essere disponibile annualmente per il Comune di Licata, dopodiché si potrà procedere alla realizzazione della canalizzazione per il riempimento degli invasi delle aziende agricole del territorio di Licata.

Questa autorizzazione sarà attiva fino a quando sarà realizzato il progetto della diga Gibbesi, che è stato consegnato 31 anni fa ma che, a oggi, è un campo coltivato a grano, cipolle e ceci.

“Abbiamo lavorato incessantemente – ha spiegato al QdS l’assessore alle Attività produttive e Agricoltura, Giuseppe Ripellino – per dare un aiuto concreto alla nostra agricoltura. La diga San Giovanni di Naro, che ricade sul territorio agrigentino, è la più vicina a Licata ed è quella che, potenzialmente, potrebbe dare capacità irrigue al nostro territorio. Nel corso del tempo si è presa in considerazione anche la diga di Gibbesi, ma risulta essere solo un campo seminativo e non utilizzabile allo stato attuale. Quindi, con l’assessorato Dighe ed Acque abbiamo verificato che a San Giovanni è presente un avanzo di 3 milioni metri cubi circa di acqua che va a finire a mare. Invece di sprecare quest’acqua, abbiamo pensato di coinvolgere il Consorzio Piano del Salso al fine di realizzare, motu proprio, la condotta. Gli agricoltori, viste le somme da uscire ogni anno per portare acqua e irrigare i campi, si sono dichiarati disponibili ad affrontare i lavori di rete idrica di allaccio con la vicina diga. Stiamo aspettando di sapere, con precisione, quanti metri cubi di acqua sono utilizzabili”.

Sulle tempistiche l’assessore è stato chiaro: “Presumibilmente entro il 2024 potremmo avere la nuova condotta, realizzata dagli agricoltori con un iter molto meno burocratizzato. Abbiamo coinvolto direttamente gli imprenditori al fine di procedere più velocemente possibile”.

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