Maggio in... forma, a Palazzo della Cultura per parlare di prevenzione. Domani l'appuntamento in piazza Stesicoro - QdS

Maggio in… forma, a Palazzo della Cultura per parlare di prevenzione. Domani l’appuntamento in piazza Stesicoro

Eloisa Bucolo

Maggio in… forma, a Palazzo della Cultura per parlare di prevenzione. Domani l’appuntamento in piazza Stesicoro

venerdì 24 Maggio 2019

Andos, Fondazione Marilù Tregua e Qds insieme al Palazzo della Cultura per la prevenzione del tumore al seno. Domani in piazza Stesicoro, dalle 9 alle 13, per prenotare gli screening gratuiti

Un appuntamento che si rinnova ogni anno, un pomeriggio ricco di eventi, interventi ed ospiti che si sono riuniti a Palazzo della Cultura a Catania per parlare di diagnosi precoce del tumore al seno in occasione della quinta edizione di Maggio in… forma.

La campagna
di informazione e prevenzione del tumore al seno, organizzata da Andos CT,
Fondazione Marilù Tregua, in collaborazione con il Quotidiano di Sicilia, patrocinata
dall’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana e dal Comune di Catania, è
stata presentata a Palazzo degli Elefanti, in presenza del Sindaco Salvo
Pogliese, che l’ha definita “Un’iniziativa
di grandissima valenza sociale che l’amministrazione comunale non può che
condivider
e”.

L’iniziativa benefica è affiancata dal crescente sostegno degli sponsor che ogni anno scelgono di sostenerla e finanziare gli  screening mammografici, omaggiati alle donne ricomprese nella fascia di età tra 40 e 49 anni, non raggiunte dai programmi di screening senologici del sistema sanitario nazionale, che ad oggi interessa solo le over 50 ed esclude le giovani donne.

Motore dell’iniziativa è la volontà di due donne, Francesca Catalano e Raffaella Tregua, di sostenere le altre donne, concittadine e corregionali, nella scelta di fare prevenzione fin da giovani per sconfiggere il carcinoma alla mammella. Quest’anno le organizzatrici hanno voluto dare un taglio diverso all’incontro culturale e parlare dell’importanza dello sport e dell’alimentazione per la prevenzione primaria, durante e dopo la malattia, al fine di evitare il rischio di patologie correlate o addirittura di ricadute.

Non sono
mancati i ringraziamenti e i saluti dell’amministrazione comunale,
rappresentata da Giuseppe Arcidiacono, medico e assessore alla Sanità, che ha
evidenziato il ruolo importante della prevenzione nel ridurre le patologie e
conseguentemente la spesa pubblica sanitaria nella cura dei malati.

Molti i
giovani che hanno partecipato all’incontro, grazie al coinvolgimento della
professoressa Pina Travagliante, docente di Storia del pensiero economico
presso l’Università degli Studi di Catania, la quale ha evidenziato
l’importanza del ruolo svolto dalle realtà associative locali nell’affiancare
le istituzioni mediante la loro attività di volontariato “carica di umanità” e rifacendosi al pensiero di due grandi economisti,
John Maynard Keynes e Amartya Sen, ha detto: “La felicità e la democrazia di una società non si misurano soltanto con
gli indici economici, ma anche con gli assetti che la società si da nel campo
dell’istruzione, della sanità, delle libertà e del benessere psicofisico degli
uomini”
.

Ad entrare
nel vivo dell’incontro per parlare di “Atletica
e Salute: sport, prevenzione e riabilitazione
”, è stato Paolo Di Caro, consulente
Digital Media Strategy del Progetto Runcard, che la Federazione Italiana
Atletica Leggera (Fidal) conduce dal 2014 con la Fondazione Umberto Veronesi. Grazie
ai running team del progetto Pink is good, costituiti in 12 città
d’Italia tra cui Catania, le donne che escono dall’esperienza della malattia,
supportate da un team di medici sportivi e coach qualificati della Fidal, hanno
potuto intraprendere un percorso agonistico che le ha portate a correre la
maratona di New York.

A parlare
dell’importanza di una corretta alimentazione per la prevenzione e cura delle
malattie degenerative, la nutrizionista Lidia Torrisi, che ha sottolineato come
circa il 31% dei tumori potrebbe essere
evitato cambiando la dieta e con uno stile di vita migliore
”. Con
riferimento alla sua attività presso l’Ospedale Cannizzaro, ha posto
l’attenzione sulla difficoltà che affrontano le pazienti nel modificare le
proprie abitudini alimentari per cui “trovano
più facile accettare l’idea di seguire una cura farmacologica per un periodo
limitato, ma si spaventano davanti all’idea di dover cambiare la propria
alimentazione probabilmente per tutta la vita
”. Nel riportare i dati del
Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF), la nutrizionista ha altresì
evidenziato come tra i fattori che incidono sul rischio di tumore mammario vi
sia l’obesità, mentre un’elevata aderenza alla dieta mediterranea riduce il
rischio del 20 %.

Da una
ricerca coordinata daSaverio Minucci, direttore del Programma Nuovi Farmaci
dell’Istituto Europeo di Oncologia, pubblicata dalla rivista Cancer Cell, emerge un meccanismo
molecolare che può indurre la morte nelle cellule tumorali. La strategia, sulla
carta, è semplice: per sconfiggere il tumore occorre farlo “morire di
fame”, riducendo il tasso glicemico con la dieta e somministrando
metformina, sostanza che inibisce la plasticità metabolica del tumore.

A conclusione del suo intervento la dottoressa Torrisi ha elaborato un suo “menù rosa” indicando i cibi consigliati per la prevenzione del tumore al seno ed i relativi benefici (vedi sotto).

L’evento si è concluso con una sfilata di volontarie dell’Andos, con alle spalle l’esperienza della malattia, che hanno indossato accessori moda della stilista e imprenditrice catanese Mariella Gennarino, per ricordare a tutte le donne l’importanza di “essere e sentirsi belle” sempre anche in quei momenti difficili della propria vita.


Sport a
sostegno della terapia

Ogni anno, in Italia, quasi 51.000 donne si ammalano
di tumore al seno. La ricerca scientifica ha compiuto passi da gigante:
oggi, infatti, guarisce quasi il 90% delle donne a cui il tumore è
stato diagnosticato in fase iniziale. Se la malattia è scoperta in fase precoce la
sopravvivenza relativa a 5 anni dalla diagnosi raggiunge il 98%.

Fare attività fisica riduce il rischio di
tumore al seno, a qualunque età
”, a dirlo è la ricerca scientifica,
presentata  nel 2014 all’ultima conferenza
dell’European CanCer Organization.

Una corretta
attività fisica aiuta a prevenire l’incidenza del tumore
– ha evidenziato
Paolo di Caro del Progetto Runcard Fidal – e,
compatibilmente con lo stato fisico e con il percorso scelto con il proprio
medico, aiuta a sopportare meglio i trattamenti, gestire durante la terapia gli
effetti collaterali, quali affaticamento, dolore, nausea , e riduce drasticamente
anche il rischio di recidiva”.
È importante quindi incoraggiare le
pazienti, anche durante la cura, a praticare attività fisica, adottando un
programma sportivo su misura.

Inoltre, gli psico-oncologi hanno rivelato che impegnarsi in una attività fisica costante apporta consistenti benefici alla salute psicologica delle pazienti che hanno affrontato, o stanno affrontando, il tumore al seno.


Menù rosa: il carrello della spesa per fare prevenzione

  • Cavoli, broccoli , cavolfiori, cipolle e mele ad  altissimo potere antinfiammatorio e detossificante;
  • curcuma  e riso integrale ad alto potere anti-infiammatorio;
  • erbe aromatiche (menta, timo, rosmarino, prezzemolo) che arrestano la crescita tumorale;
  • zenzero  radice con potere anti-infiammatorio ed anti-ossidante;
  • frutti di bosco con azione anti-angiogenetica e detossificante;
  • ciliegie, more, gelsi, mirtilli, cannella e cioccolato fondente che detossificano da xeno-estrogeni
  • olio d’oliva inibitore della crescita del tumore e coadiuva l’azione dei farmaco.

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