Malandrino, Unicredit Sicilia: "Garantito un impegno costante per la Sicilia e il suo sviluppo" - QdS

Malandrino, Unicredit Sicilia: “Garantito un impegno costante per la Sicilia e il suo sviluppo”

Chiara Borzi

Malandrino, Unicredit Sicilia: “Garantito un impegno costante per la Sicilia e il suo sviluppo”

giovedì 09 Febbraio 2023

Forum con Salvatore Malandrino, Responsabile Regione Sicilia di UniCredit

Intervistato dal vice direttore, Raffaella Tregua, il Responsabile Regione Sicilia di UniCredit, Salvatore Malandrino, risponde alle domande del QdS.

Qualche giorno fa il sindacato Fisac Cgil Sicilia ha lanciato un’accusa alle banche circa un presunto “disimpegno nel Sud”. È un’accusa fondata?
“Rispondo con i numeri: nel 2022 in Sicilia abbiamo concesso nuovi finanziamenti per 1.450 milioni, nel dettaglio 600 milioni sono stati destinati alle imprese e 850 milioni alle famiglie, di cui 400 milioni di mutui casa e 450 milioni di prestiti personali e cessioni del quinto. In Sicilia vengono deliberate il 99% delle proposte creditizie. L’Isola resta quindi un territorio chiave per UniCredit e a ulteriore conferma di questo nel 2022 abbiamo rinnovato gli spazi di 61 filiali di cui 13 completamente ristrutturate. Nel piano Unlocked 2022-2024, circa cinquecento milioni di euro sono destinati proprio all’ammodernamento di tutta la rete fisica in Italia. Guardando al capitale umano, il nostro impegno si è tradotto nella crescita delle competenze delle 2.900 persone oggi impiegate nelle diverse aree della Sicilia attraverso la UniCredit University. Nel 2022 abbiamo effettuato 79 assunzioni: in un territorio come il nostro, siamo felici di poter contribuire in prima linea a dare un’opportunità ai nostri giovani. Infine, quale ulteriore manifestazione di impegno a contribuire attivamente allo sviluppo dell’economia del nostro territorio, desidero ricordare che nel 2022, per il quinto anno consecutivo, UniCredit ha versato imposte per oltre 79 milioni nelle casse della Regione siciliana, per i redditi prodotti dalla Banca nell’Isola. Nel quinquennio 2018-2022 si tratta di un totale di 335 milioni di euro a titolo di imposte”.

Qual è l’impegno di Unicredit per il sociale?
“Unicredit vuole essere la Banca per il futuro dell’Europa, per questo le tematiche Esg (Environmental, social and governance, ndr) sono una parte fondamentale della nostra cultura. Crediamo fermamente che le banche abbiano una responsabilità nei confronti delle comunità in cui operano, proponendo anche soluzioni nei periodi di difficoltà. In questa direzione, proprio nei mesi scorsi, UniCredit ha rilanciato la sua Fondazione, che ha posto come priorità assoluta quella di fornire alle nuove generazioni in Europa gli strumenti necessari per accedere ai diversi livelli di istruzione. In Italia, poi, UniCredit Foundation ha effettuato donazioni da 2,3 milioni di euro per contrastare la povertà alimentare in Italia. In Sicilia la Comunità di Sant’Egidio e il Banco alimentare sono tra le 53 organizzazioni beneficiarie della donazione. Con questo nuovo intervento, il totale destinato all’iniziativa nel biennio 2021/2022 ammonta a 5,1 milioni di euro, pari a 3,8 milioni di pasti. Dal 2011, infine, grazie al progetto UniCreditCard Flexia Etica, abbiamo assegnato in Sicilia circa due milioni di euro a 182 progetti di onlus. Si tratta di una carta di credito tradizionale, ma dotata di un plus: prevede che il due per mille delle spese effettuate dai clienti vada ad alimentare, senza alcun onere a carico del titolare della carta, uno specifico fondo le cui disponibilità sono destinate a diverse iniziative e progetti di solidarietà portate avanti da organizzazioni senza scopo di lucro, che si prefiggono obiettivi socialmente utili”.

Quale strategia avete messo in atto a supporto delle imprese sotto il profilo del credito?
“Unicredit offre naturalmente un ventaglio di soluzioni molto ampio. Dei nostri 940 mila clienti, 72 mila sono rappresentati da aziende. Proponiamo soluzioni in linea con le diverse esigenze, ma interveniamo anche con iniziative straordinarie e programmi a supporto dei momenti più complessi. Unicredit per l’Italia, per esempio, è l’iniziativa che sostiene la liquidità delle imprese e il reddito disponibile delle famiglie alle prese con l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, che ha comportato un’impennata dell’inflazione. Mettiamo a disposizione un plafond di cinque miliardi di euro tramite finanziamenti chirografari con una durata da tre a 36 mesi e un preammortamento fino a sei mesi. UniCredit è attenta anche all’opportunità storica data dal Pnrr, piano ancor più strategico in Sicilia se si considera che il 40% dei fondi totali del Pnrr è destinato proprio alle regioni del Mezzogiorno. In quest’ottica, con il progetto Pnrr Solutions offriamo supporto alle pmi impegnate nelle pratiche previste dai bandi di accesso ai fondi europei e in aggiunta, grazie all’accordo di collaborazione stretto con il network multinazionale PwC, mettiamo a disposizione l’accesso gratuito alla piattaforma Bandi e Incentivi di PwC Italia, alla quale le imprese clienti della Banca possono registrarsi gratuitamente e navigare tra i bandi e gli incentivi, costantemente aggiornati dai professionisti di PwC e quindi capire se possono accedere a una delle opportunità previste”.

Una forte spinta per la digitalizzazione ma senza dimenticare i rapporti diretti

Qual è la situazione relativa ai risparmi?
“L’ultimo rapporto Abi sul Mercato del credito in Sicilia rileva che a ottobre 2022 i depositi bancari detenuti dalle famiglie e dalle imprese sono cresciuti del 2 per cento su base annua. Il tasso di crescita dei depositi bancari di famiglie e imprese in Sicilia resta positivo, ma in progressivo rallentamento rispetto al passato. La crescente inflazione erode il valore dei risparmi liquidi nei conti correnti ed è pertanto necessario un approccio attivo del risparmio indirizzato all’integrazione dei redditi e alla protezione del capitale. Attraverso un modello evoluto di consulenza specializzata, Unicredit offre soluzioni altamente personalizzate, che spaziano da un’accurata selezione di fondi comuni di investimento a un’ampia e articolata offerta di soluzioni assicurative che combinano garanzie e coperture assicurative con opportunità di investimento”.

Cosa ci dice dell’e-banking: è una iattura o un’opportunità?
“È certamente un’opportunità. In Sicilia più dei due terzi della nostra clientela ha aderito all’online banking e più della metà ha scaricato l’app UniCredit sullo smartphone. Ma il nostro modello di business prevede che il cliente possa scegliere come entrare in contatto con noi. Crediamo in una forte accelerazione verso la digitalizzazione, ma allo stesso tempo puntiamo al mantenimento di un presidio fisico in cui la filiale continua a rappresentare il luogo in cui i nostri i correntisti possono fruire di servizi e consulenza dedicata”.

Come si articola la vostra presenza sul territorio?
“La Sicilia è una delle sette macro regioni in cui si forma la rete commerciale di UniCredit in Italia. È l’unica regione, insieme alla Lombardia, ad avere una perfetta coincidenza con la regione geografica: il motivo di questa peculiarità risiede nell’eccezionale presenza della Banca sull’Isola. UniCredit resta come in passato l’istituto di riferimento per i siciliani: 940 mila clienti che hanno a disposizione 210 filiali (quota di mercato del 21%), cui si aggiungono sei aree specializzate nel servizio alle piccole imprese, la parte numericamente più significativa del tessuto imprenditoriale siciliano, cinque aree dedicate alla clientela Corporate e tre aree Private”.

Superbonus: l’obiettivo è far ripartire il sistema

Avete capienza fiscale per acquistare nuovi crediti relativi al superbonus?
“UniCredit, come molti altri, non ha in questo momento capienza fiscale. Si è esaurita da diverso tempo. Ci stiamo tuttavia lavorando, perché è stata prevista la cosiddetta ‘quarta cessione’, che consente di cedere i crediti a clienti che a loro volta hanno un cassetto fiscale importante. A oggi il sistema non è ripartito, ma stiamo facendo il possibile per riattivarlo quanto prima”.

Zes Sicilia, quali sono le strategie di Unicredit?
“Nei mesi scorsi sono stati stipulati due protocolli tra UniCredit e i commissari straordinari delle Zes Sicilia Orientale e Sicilia Occidentale, finalizzati a valutare iniziative e progetti che possano offrire opportunità di crescita alle imprese e al territorio. Le due Zes forniranno a UniCredit un set informativo sull’iniziativa, comprensivo dei dettagli sui siti inclusi, e la Banca si impegna a veicolare grazie al proprio network capillare in tutta Italia e nei Paesi esteri in cui è presente (abbiamo fatto incontri in Austria e Germania), le opportunità sottostanti l’iniziativa alle imprese, offrendo loro strumenti creditizi e finanziari, il supporto consulenziale e lo stanziamento di un apposito plafond da un miliardo di euro. Siamo fiduciosi che l’iniziativa delle Zes in Sicilia possa essere strategica e foriera di benefici non solo diretti ma anche indiretti per il sistema, come la creazione di nuovi posti di lavoro, guardando in particolare ai nostri giovani. In altre nazioni le Zes hanno agito da volano di sviluppo. Abbiamo un contatto diretto con i commissari, un buon rapporto che rassicura gli imprenditori desiderosi di procedure burocratiche snelle e riferimenti certi nelle figure istituzionali”.

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