La nuova ondata di maltempo fa salire il conto dei danni in un inizio autunno segnato da 11 nubifragi al giorno che hanno colpito a macchia di leopardo l’intera Penisola.
E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Eswd sugli effetti dell’allerta meteo della Protezione civile con l’arrivo della prima neve.
Violenti temporali, grandinate, tornado e tempeste di vento hanno colpito città e le campagne, sottolinea la Coldiretti, abbattendosi su un territorio provato dalla siccità con i terreni che non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando allagamenti, frane e smottamenti.
Un pericolo concreto in un Paese dove a causa della cementificazione e dall’abbandono sono saliti a 7252 i comuni italiani, ovvero il 91,3% del totale, che hanno parte del proprio territorio a rischio frane e/o alluvioni.
Una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense compromettono anche le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.