Maltempo, notte infernale in provincia di Palermo e nelle Eolie - QdS

Maltempo, notte infernale in provincia di Palermo e nelle Eolie

redazione web

Maltempo, notte infernale in provincia di Palermo e nelle Eolie

sabato 14 Dicembre 2019

Vigili del fuoco impegnatissimi. I danni provocati soprattutto dal forte vento. Non raggiungibili le isole del Messinese. La paura per Ginostra. Straripato il fiume Dirillo nell'ibleo

Alberi abbattuti, tegole divelte, cartelloni caduti al suolo e diversi gazebo distrutti.

E’ il bilancio di una notte di vento forte – oltre cento chilometri orari – e pioggia che si sono abbattuti sulla città di Palermo.

Sono stati oltre centoventi gli interventi dei Vigili del fuoco che sono ancora al lavoro.

Un inferno nella città di Palermo

“E’ stato un inferno” hanno detto i pompieri.

Intanto anche oggi sarà allerta meteo a Palermo.

Ieri sera la Protezione Civile Regionale siciliana aveva diffuso un avviso per il rischio meteo-idrogeologico ed idraulico, valido fino alle 24 di oggi.

A Palermo resteranno chiusi, per il forte vento, ville e giardini.

I danni in provincia

A San Martino delle Scale, nei pressi di Monreale, alcune famiglie sono rimaste bloccate nelle proprie abitazioni a causa di grossi arbusti caduti proprio davanti all’ingresso degli appartamenti. Inoltre sono caduti molti cornicioni che si sono staccati dai tetti.

Decine i cartelloni pubblicitari divelti.

Eolie isolate

Ancora isolate le isole Eolie. Il mare ha raggiunto anche forza 6-7.

Da ieri sono interrotti i collegamenti marittimi con le isole Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi. E ieri pomeriggio gli aliscafi e i traghetti si sono fermati anche da Milazzo per Lipari, Salina e Vulcano.

La preside della scuola elementare, Mirella Fanti, ha lanciato sempre ieri un appello perché gran parte dei docenti arriva dalla terraferma e quindi non può raggiungere Lipari.

Il forte vento e la pioggia hanno distrutto e divelto il pontile degli aliscafi di Ginostra sull’isola di Stromboli.

Situazione grave a Ginostra

“Se ci dovesse essere una eruzione, i mezzi veloci non potranno attraccare e ci verrebbe preclusa anche una eventuale evacuazione”, ha detto Gianluca Giuffrè, un abitante di Ginostra.

“I costoni fronte porto franano e il tutto accade nell’indifferenza di chi ci amministra”, aggiunge Giuffrè.

“Lo scorso luglio quando c’è stata l’eruzione gran parte delle persone ha lasciato l’isola con gli aliscafi e oggi sarebbe improponibile – aggiunge – Tutto questo si poteva evitare perché da sei anni c’è un progetto di messa in sicurezza ma i lavori non sono mai iniziati, E ora i ritardi hanno fatto sì che il pontile sia stato divelto e spazzato via”.

Finite in mare anche due imbarcazioni

Non solo: il mare ha inoltre spazzato via due imbarcazioni e il centro di raccolta dei rifiuti, in attesa di essere trasportati da una nave, “quindi ha portato via anche tutti i cassoni contenenti i rifiuti – dice ancora Giuffrè – ed è la seconda volta che accade perché era accaduto anche nel marzo 2018 e noi lo avevamo già segnalato anche alla Procura. Il risultato è un disastro ambientale perché i sacchi con i rifiuti sono finiti in mare”.

Straripa il fiume Dirillo, strada chiusa nel Ragusano

La strada statale 115, la ‘Sud Occidentale Sicula’ che collega Trapani e Siracusa, è stata provvisoriamente chiusa in entrambe le direzioni per cinque chilometri, territorio Acate, in provincia di Ragusa, per l’allagamento della carreggiata a seguito dello straripamento del fiume Dirillo dovuto al maltempo.

Lo ha reso noto l’Anas sottolineando che il traffico è indirizzato su percorsi alternativi.

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