Maltempo, sindaco di Termini Imerese chiede lo stato di calamità - QdS

Maltempo, sindaco di Termini Imerese chiede lo stato di calamità

Antonino Lo Re

Maltempo, sindaco di Termini Imerese chiede lo stato di calamità

mercoledì 17 Novembre 2021

Il torrente Barratina ha tracimato, numerosi sono stati gli allagamenti nella parte bassa della città con attività commerciali invase dal fango, molte strade sono impraticabili

Il sindaco di Termini Imerese ha chiesto la dichiarazione di stato di calamità alla Regione Siciliana per i gravi danni provocati nella città colpita da un violento nubifragio.

Il torrente Barratina ha tracimato, numerosi sono stati gli allagamenti nella parte bassa della città con attività commerciali invase dal fango, molte strade sono impraticabili e centinaia di richiesta di aiuto sono pervenute ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine. E’ questo il bilancio di una giornata che nel giro di pochi minuti ha visto molte vie del centro storico trasformarsi in corsi d’acqua.

L’ordinanza di chiusura

A seguito di una riunione, svoltasi in videoconferenza con la prefettura e le forze dell’ordine, nella tarda serata di ieri, il sindaco, Maria Terranova, ha firmato un’ordinanza di chiusura, per oggi di scuole di ogni ordine e grado, parchi e, in particolare, della Villa Palmeri e della Villa Guglia, gli impianti sportivi, biblioteca comunale, museo civico, asili nido e cimitero.

“Ieri è stato un pomeriggio difficile per la nostra città – dice il sindaco – Il nostro territorio è stato colpito da un evento di grosse proporzioni e inaspettato. Immediatamente ci siamo messi in strada, insieme ai volontari della Protezione civile, alle forze dell’ordine, vigili urbani e gli uffici comunali e abbiamo cercato di dare un aiuto concreto, ma di fronte a eventi di questa portata è stato tutto complicato”.

Maggiori criticità si sono riscontrate nella zona bassa della città e, in particolare, in prossimità dell’area del torrente Barratina vicino il campo sportivo “Crisone”; in via Libertà ha ceduto un muro di cinta e in contrada Impalastro molte abitazioni sono rimaste isolate. Per tutto il pomeriggio si sono manifestate interruzioni di collegamenti viari, fornitura di corrente elettrica e telefonia. I danni sono ingenti sia alle infrastrutture che al patrimonio comunale, a quello privato e alle attività commerciali, agricole e industriali. (ANSA).

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