Giacomo Minolfo, 22 anni, di Marsala, processato per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza privata, violenza sessuale e sequestro di persona, è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere.

A denunciarlo è stata l’ex convivente. Nella sua requisitoria, il pubblico ministero, invocando una condanna a 3 anni e 7 mesi, ha comunque affermato che i reati di violenza sessuale e sequestro di persona non sono stati provati. Nel 2016, il giorno di Santo Stefano, Minolfo avrebbe picchiato la compagna: calci all’addome e pugno in volto. Le altre contestazioni, invece, sono datate aprile 2017.

Teatro dei fatti sarebbe stata un’abitazione di contrada Misilla, nell’entroterra di Marsala. Dal 2 al 14 aprile 2017, inoltre, secondo l’iniziale accusa, la compagna sarebbe stata sequestrata in casa. Il 2 aprile, in particolare, avrebbe ricevuto calci e pugni all’addome e un pugno al volto. Dieci giorni dopo, con coltello da cucina e cacciavite, l’avrebbe ferita alla coscia sinistra.