Mancano i medici, chiude il Punto nascita dell’Ospedale di Bronte - QdS

Mancano i medici, chiude il Punto nascita dell’Ospedale di Bronte

redazione

Mancano i medici, chiude il Punto nascita dell’Ospedale di Bronte

venerdì 07 Luglio 2023


In programma oggi la mobilitazione dei sindaci del comprensorio. Il deputato e segretario Pd Sicilia Barbagallo annuncia interrogazione alla Camera e analogo provvedimento all’Assemblea Regionale siciliana: “Una decisione inaccettabile”

Tutti contro quella che il sindaco Pino Firrarello ha definito una “politica di sistematica e progressiva demolizione del sistema sanitario pubblico nel nostro Territorio”.

è in programma oggi a partire dalle 16 la mobilitazione contro la sospensione temporanea del Punto nascita dell’Ospedale di Bronte decisa a causa della grave carenza di medici.
La Pinacoteca “Nunzio Sciavarrello” di Bronte ospiterà a partire dalle 16 l’assemblea dei sindaci di Bronte, Cesarò, Maletto, Maniace, Randazzo, Santa Domenica Vittoria, San Teodoro e Floresta. Un’assemblea che servirà per mettere a punto le richieste di soluzioni alternative da avanzare alla Regione siciliana. Un’assemblea, ancora, a cui sono chiamati a partecipare anche i cittadini.

Intanto, il segretario regionale del Partito democratico Sicilia e deputato nazionale, Anthony Barbagallo, che annuncia il deposito di una interrogazione alla Camera e analogo provvedimento all’Ars, attraverso la deputazione regionale del Pd a Palazzo dei Normanni.

“La ‘temporanea chiusura’ del punto nascita dell’ospedale di Bronte – scrive in una nota Barbagallo – è l’ennesimo sfregio compiuto nei confronti dell’intero territorio che, voglio ricordarlo, abbraccia circa 50.000 cittadini. Una decisione inaccettabile e resa ancora più odiosa se adottata in un momento come questo, in cui gli utenti aumentano anche per le presenze turistiche”.

“è triste dovere riscontrare che, nonostante annunci e proclami, il sistema sanitario per il centrodestra continua a essere soltanto un bacino elettorale a cui attingere a piene mani a cui, però, vengono negati servizi essenziali in un’ottica di continuo depotenziamento dei presidi sanitari territoriali importanti, quale è quello di Bronte”, conclude la nota.

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