Marsala, problemi per Energetikambiente - QdS

Marsala, problemi per Energetikambiente

Pietro Vultaggio

Marsala, problemi per Energetikambiente

venerdì 25 Settembre 2020

Gli operatori lamentano ritardi nel pagamento degli stipendi e nella distribuzione di Dpi. La raccolta dei rifiuti in città e i servizi di igiene urbana potrebbero essere a rischio

MARSALA (TP) – Dipendenti Energetikambiente in stato di agitazione: la raccolta dei rifiuti, da parte dell’azienda specializzata nei servizi di igiene urbana a Marsala, potrebbe essere a rischio.

Gli operatori denunciano continui ritardi nel pagamento degli stipendi e assenza dei dispositivi personali di contenimento del Covid-19. La denuncia dell’ennesimo ritardo degli stipendi, questa volta di una settimana, arriva dalla Funzione pubblica Cgil di Trapani, che ha tenuto un’assemblea con i lavoratori con contratto sia a tempo determinato che indeterminato (in totale sono circa 150).

“Nonostante gli impegni assunti in prefettura – dice il segretario provinciale della Fp Cgil Enzo Milazzo – la società continua a erogare gli stipendi in ritardo, mettendo in seria difficoltà i dipendenti. Se la situazione dovesse rimanere tale saremo costretti a proclamare lo stato di agitazione e chiederemo al Prefetto di utilizzare il percorso della sostituzione, ovvero il pagamento diretto degli stipendi da parte del Comune che è l’ente appaltante”.

Un altro problema, parallelo all’erogazione delle somme di denaro, sembra farsi strada, ovvero la mancanza di misure di contenimento da Coronavirus. La situazione – dice il segretario Milazzo – è drammatica perché l’azienda non fornisce mascherine a norma, guanti e quanto previsto dalla normativa. Agli operatori vengono fornite – continua il segretario provinciale – saltuariamente mascherine non a norma e inoltre raccogliamo dai dipendenti la segnalazione che i mezzi sono sporchi e non sanificati”.
Lamentele che arrivano da tutta la provincia, lo scorso luglio anche a Trapani un dipendente ha scritto e divulgato una nota stampa in cui lamentava la riduzione degli stipendi per gli operatori assunti dal mese di gennaio 2019.

“Come da regolamento di legge nazionale – si legge nelle dichiarazioni del dipendente -, qualsiasi operatore, addetto alla nettezza urbana, deve essere assunto con il contratto Fise art. 6 Ccnl. Invece succede che i lavoratori assunti, da quel periodo, vengano impiegati con contratto ‘multiservizi’, ciò comporta che gli stipendi sono la metà, gli straordinari non vengono pagati ed inoltre si è alla guida di mezzi pesanti senza la giusta qualifica. Questa situazione – conclude il dipendente – viene completamente ignorata dagli organi comunali di competenza. Tramite i sindacati c’è stato un incontro con i dirigenti della medesima ditta, il risultato è stato che la ditta si è rifiutata di volere cambiare i contratti”.

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